26 agosto – Colin Kaepernick s’inginocchia durante l’inno nazionale Usa

di Pier Maria Mazzola

2016. Il giocatore di football americano non si alza in piedi – s’inginocchia, invece – all’esecuzione di The Star-Spangled Banner prima di una partita, in segno di protesta contro le crescenti discriminazioni subite dalla minoranza africano-americana. Il suo esempio diverrà una forma di contestazione largamente praticata dagli sportivi. Nell’aprile 2018 Amnesty International gli ha conferito il premo “Ambasciatore della Coscienza”.

«Voglio ringraziare Amnesty International per il premio, che desidero condividere con le innumerevoli persone che nel mondo combattono contro le violazioni dei diritti umani da parte della polizia e contro l’uso della forza oppressiva ed eccessiva. Per citare Malcolm X, “mi unirò a chiunque, a prescindere dal colore, voglia cambiare le miserabili condizioni di esistenza su questa terra”. Io sono qui con tutti voi in questa battaglia contro la violenza della polizia. Inginocchiarsi è un gesto fisico che prende le parti di coloro che sono esclusi dal concetto di libertà e giustizia per tutti. La mia protesta è radicata nella convergenza tra la mia morale e il mio amore per il popolo». (C. Kaepernick)

Condividi

Altre letture correlate: