Africa: inondazioni, Unhcr preoccupata chiede fondi

di AFRICA
inondazioni in centrafrica

Più di 3,4 milioni di persone sono state sfollate a causa delle inondazioni in Africa occidentale e centrale. Lo ha dichiarato venerdì l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), chiedendo finanziamenti urgenti per far fronte alle crescenti necessità di queste persone.

Numerosi – ricorda la medesima fonte – i Paesi colpiti. In Nigeria, le inondazioni hanno provocato centinaia di morti e sfollati, mentre oltre 2,8 milioni di persone sono state colpite dalle inondazioni che hanno devastato i campi per sfollati interni e le comunità ospitanti negli Stati di Borno, Adamawa e Yobe.

In Camerun, più di 63.000 persone sono state colpite dalle inondazioni di due fiumi nei distretti di Kousseri, Zina, Makari, Blangoua e Logone Birni.

In Ciad, le inondazioni hanno colpito più di 1 milione di persone, spingendo il governo a dichiarare lo stato di emergenza la scorsa settimana.

In Niger, Mali e Burkina Faso si sono verificate piogge e inondazioni superiori alla media che hanno causato centinaia di morti, migliaia di sfollati e la distruzione di oltre 1 milione di ettari di terreno coltivato, secondo l’Unhcr.

Circa 379.500 sfollati interni vivono nelle aree del Burkina Faso colpite dalle inondazioni – nelle regioni del Sahel, del Centro Nord e del Nord, mentre nel vicino Niger oltre 32.000 persone sono state colpite nella regione di Diffa, secondo la portavoce dell’Unhcr Olga Sarrado.

“I Paesi e le comunità in prima linea nella crisi climatica hanno bisogno di sostegno e finanziamenti urgenti per costruire difese, adattarsi e ridurre al minimo le conseguenze più dannose”, ha detto.

L’Unhcr ha ricevuto solo il 43% dei fondi necessari per il Ciad nel 2022, mentre le operazioni in Burkina Faso quest’anno sono state finanziate solo al 42%, ha aggiunto.

“A meno di due mesi dalla fine dell’anno, abbiamo ricevuto il 39% dei fondi necessari in Nigeria e il 53% in Niger. L’Unhcr si appella a tutti i donatori affinché sostengano con urgenza il nostro lavoro salvavita in Africa occidentale e centrale”, ha dichiarato Sarrado.

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