Ruanda e Giordania vogliono aumentare la cooperazione politica, economica e di difesa

di claudia
Paul Kagame

di Enrico Casale

Re Abdullah di Giordania e il presidente del Ruanda Paul Kagame si sono incontrati nei giorni scorsi e hanno concordato di espandere la cooperazione bilaterale nei campi politico, economico e della difesa, nonché nella lotta al terrorismo. Durante un incontro a Kigali, i due leader hanno espresso la volontà di rafforzare le relazioni tra Giordania e Ruanda, sottolineando l’importanza di costruire legami al servizio degli interessi reciproci.

Secondo una dichiarazione della corte reale giordana, rilanciata dall’agenzia di stampa Petra, durante l’incontro al quale ha partecipato il principe Ghazi bin Muhammad, il principale consigliere del sovrano hashemita per gli affari religiosi e culturali e inviato personale, Abullah ha elogiato lo sviluppo globale di cui il Ruanda è testimone, che lo ha trasformato in un esempio di rapido progresso tra i Paesi africani. Da parte sua, il presidente Kagame ha elogiato il ruolo centrale della Giordania in Medio Oriente e i suoi sforzi per raggiungere la pace e la stabilità.

Il re e il presidente Kagame hanno assistito alla firma di un accordo di cooperazione nel campo della sanità e della scienza medica, di due memorandum d’intesa sulla cooperazione economica, commerciale e agricola e di un accordo per l’eliminazione della doppia imposizione sul reddito e la prevenzione delle imposte evasione ed elusione fiscale.

Le due parti hanno sottolineato l’importanza di mantenere il coordinamento e la consultazione su varie questioni di reciproco interesse, in particolare la lotta al terrorismo nell’ambito di un approccio olistico e gli sforzi per rafforzare la pace e la sicurezza internazionale. Il re ha sottolineato l’importante partenariato con il Ruanda nel quadro del Processo di Aqaba, ringraziando Kigali per aver ospitato una serie di incontri dell’iniziativa alla fine dell’anno scorso. Il presidente Kagame ha lodato gli sforzi continui della Giordania attraverso il Processo di Aqaba per coordinare la lotta internazionale contro il terrorismo.

L’incontro ha riguardato anche i recenti sviluppi in Medio Oriente, in particolare la pericolosa situazione a Gaza a causa della guerra israeliana in corso e la tragica crisi umanitaria nella Striscia.

Il re giordano ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato a Gaza, della protezione dei civili e della garanzia della fornitura ininterrotta di aiuti umanitari sufficienti alla Striscia. Il sovrano ha inoltre ringraziato il Ruanda per il suo contributo alla risposta umanitaria a Gaza inviando un aereo carico di aiuti umanitari. Sua Maestà ha avvertito che le conseguenze della continuazione della guerra a Gaza saranno disastrose per tutti, sottolineando la necessità di una pressione internazionale per fermare le ostilità.

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