Olandese restituisce una corona etiope dopo più di vent’anni

di AFRICA

Una corona etiope del XVIII secolo tornerà finalmente a casa dopo essere stata nascosta in un appartamento olandese per 21 anni.

L’etiope Sirak Asfaw, fuggito nei Paesi Bassi alla fine degli anni ’70, scoprì la corona nella valigia di un visitatore e si rese conto che era stata rubata. Secondo quanto riporta la BBC, il consulente aziendale lo ha conservato fino a quando non si è sentito sicuro di rinviarlo in Etiopia.

“Finalmente è il momento giusto per riportare la corona ai suoi proprietari – e i proprietari della corona sono tutti etiopi”, ha detto all’emittente.

Si pensa che la corona sia una delle sole 20 ancora esistenti. Ha raffigurazioni di Gesù Cristo, Dio e lo Spirito Santo, così come i discepoli di Gesù, ed è stata probabilmente donata a una chiesa dal potente signore della guerra Welde Sellase centinaia di anni fa.

Attualmente è conservata in una struttura di massima sicurezza nei Paesi Bassi fino a quando non potrà essere restituita in modo sicuro.

Sirak lasciò il suo paese d’origine nel 1978 per sfuggire alla repressione politica del governo comunista, il Derg, che era salito al potere nel 1974. Il regime scatenò un’ondata di violenza nota come Terrore Rosso, che uccise centinaia di migliaia di persone e costrinse molti fuggire all’estero.

L’ex rifugiato ospitava gli etiopi che avevano lasciato il paese nel suo appartamento di Rotterdam negli anni ’80 e ’90. “Amici, rifugiati, chiunque”, ha detto. Fu uno di questi visitatori che nel 1998 trasportava la corona nella sua borsa. “Alla maggior parte delle persone non interessa davvero questo patrimonio culturale”, ha detto. “Sono fedele all’Etiopia.”

Secondo quanto racconta, dopo aver chiesto aiuto nei forum su Internet, che non hanno prodotto risposte utili, ha deciso che la migliore fosse meglio conservarla per tempi migliori e più sicuri. Con la fine dell’ex regime e l’elezione del primo ministro Abiy Ahmed l’anno scorso, Sirak ha sentito che era giunto il momento di far tornare un pezzo di storia dell’Etiopia ad Addis Abeba. Ha contattato Arthur Brand, noto come l’”Indiana Jones del mondo dell’arte”, per ricevere aiuto e riportarla a casa.

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