Nigeria: “Smart Bra”, il reggiseno in grado di rilevare il cancro

di claudia
cancro al seno

di Valentina Giulia Milani

È stato un concorso scolastico per la costruzione di una radio che ha spinto la studentessa nigeriana di ingegneria robotica Kemisola Bolarinwa a mettere a punto negli ultimi anni un reggiseno che fa lo screening mammario, in grado di rilevare il cancro. Chiamato Smart Bra, quest’anno sarà sottoposto a una sperimentazione su larga scala in Nigeria.

“Il mio insegnante di fisica mi propose di creare un trasmettitore e un ricevitore radio. Ho iniziato a lavorarci insieme a uno dei miei compagni di classe”, ha raccontato a The Guardian la donna che oggi è imprenditrice nel campo della robotica. “Abbiamo partecipato alla gara e siamo arrivati secondi rispetto a molti concorrenti di altre scuole. È stato allora che ho scoperto di essere un’innovatrice: è così che è nata la passione”.

Al Guardian l’ingegnera robotica spiega di aver poi fondato, nel 2019 ad Abuja, Nextwear Technology, insieme a un gruppo di esperti del settore, proprio nell’anno in cui sua zia morì di tumore al seno, una malattia che in Nigeria solo nel 2020 ha colpito 28mila donne, di cui oltre la metà ha perso la vita.

Bolarinwa ha anche sviluppato una collana con GPS che aiuta a rintracciare la posizione di chi la indossa. La ha lanciata nel 2020 quando si sono verificati “casi di rapimento in tutta la Nigeria”. Ma la serie di invezioni del genio della robotica non è finita: ha messo a punto un orologio che monitora la temperatura corporea, la pressione sanguigna, la glicemia e l’ossigeno, la frequenza cardiaca e respiratoria.

Smart Bra

“Quando mi sono avventurata nella tecnologia indossabile nel 2019, la prima cosa che avevo in mente era di sviluppare un dispositivo in grado di rilevare il cancro al seno nella sua fase iniziale”, ha detto la studiosa. Il medico le disse infatti che sua zia sarebbe sopravvissuta se la diagnosi fosse stata fatta prima.

L’innovativa tecnologia prevede che le donne possono indossare il dispositivo a casa e ricevere i risultati tramite un’applicazione sul telefono. Il dispositivo può trasmettere i risultati a un medico se è necessario un trattamento di follow-up.

Il cancro al seno è il tipo di malattia più comune in Nigeria e registra anche il maggior numero di decessi. In un Paese di oltre 223 milioni di persone, la Nigeria ha meno di 90 oncologi ogni 100.000 pazienti affetti da cancro.

Per chi riceve una diagnosi, inoltre, i costi della radioterapia e della chemioterapia possono essere proibitivi. Ogni ciclo costa tra i 600.000 (oltre 712 euro) e gli 1,5 milioni di naira e di solito sono necessarie almeno tre sessioni per il cancro al seno in fase iniziale. I farmaci antitumorali possono costare circa 300.000 naira al mese – 10 volte il salario minimo mensile in Nigeria.

La maggior parte delle sofisticate apparecchiature di screening si trova nei centri urbani, mentre le aree rurali sono lasciate a sè stesse.

Bolarinwa, che è anche presidente di Women in ICT, un’organizzazione no-profit che cerca di aumentare la rappresentanza femminile nelle industrie tecnologiche, ha quindi detto di essere “fermamente convinta che questo dispositivo sarebbe un approccio rivoluzionario alla prevenzione del cancro al seno a livello globale, non solo in Nigeria”.

“L’obiettivo è ridurre dell’80% il numero di donne che muoiono di cancro al seno, in linea con l’agenda di sviluppo sostenibile 2030, utilizzando il nostro dispositivo indossabile”, ha precisato.

Il progetto ha ricevuto finanziamenti dal governo nigeriano e dalla banca Standard Chartered. Bolarinwa vorrebbe che il prodotto fosse messo in vendita e disponibile gratuitamente per le donne che non possono permettersi di acquistarlo.

Il dottor Adamu Alhassan Umar, presidente della Nigerian Cancer Society, spera – riferisce il giornale britannico – che il progetto di Bolarinwa riceva “l’attenzione che merita, soprattutto tra i politici”.

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