Nigeria – Al via la campagna dei due principali candidati alle presidenziali

di Valentina Milani
BUHARI

I due principali candidati alle elezioni presidenziali nigeriane che si svolgeranno fra pochi mesi hanno ufficialmente lanciato la propria campagna domenica 18 novembre. Si tratta del presidente uscente Muhammadu Buhari, 75 anni, dell’APC (Congresso di Tutti i Progressisti) e Atiku Abubakar, un ricco uomo d’affari, investito dal principale partito di opposizione: il PDP (Partito Democratico Popolare). In totale, i candidati in corsa sono 78.

Il presidente Buhari nel suo discorso di circa 15 minuti, come riporta RFI, ha precisato di aver mantenuto le promesse in termini di sicurezza, economia e la lotta contro la corruzione, pur riconoscendo che c’è ancora molto da fare: «Abbiamo lavorato duramente per mantenere i nostri obiettivi e anche se la strada era difficile, abbiamo costruito le basi per una nazione forte, stabile e prospera per la maggioranza dei cittadini».

Come quattro anni fa, l’ex generale ha inoltre affermato di volersi concentrare sulla creazione di posti di lavoro, sulla diversificazione economica e sul rafforzamento del sistema educativo.

Per il candidato dell’opposizione, Atiku Abubakar, queste sono promesse non seguite da fatte. In un video trasmesso sui social network lunedì 19 novembre, l’uomo ha affermato di essere la persona «che raddrizzerà il Paese». «Troppi nigeriani sono disoccupati e vivono in povertà e insicurezza. Le fondamenta della nostra società stanno cadendo a pezzi. La nostra nazione non è mai stata così divisa. La domanda più importante di questo sondaggio è: vivi meglio oggi di quattro anni fa? È per questo motivo che il nostro obiettivo principale è rimettere la Nigeria al lavoro», ha affermato il candidato dell’opposizione.

Atiku Abubakar ha inoltre detto di aver lavorato con i migliori esperti per mettere a punto il proprio programma. Un documento di 63 pagine in cui assicura, tra le altre cose, di poter far uscire “50 milioni di persone da condizioni di estrema povertà entro due anni”.

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