Sarà monocolore il parlamento burundese sotto la nuova legislatura: il partito al governo, Cndd-Fdd, ha vinto i 100 seggi in palio alle elezioni del 5 giugno e il 96% dei voti. Stesso scenario nei Comuni, dove il partito dell’Aquila (l’emblema del partito al potere) ha vinto quasi tutti i seggi alle amministrative.
La Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni) ha annunciato ieri i risultati provvisori della doppia elezione della scorsa settimana. Nessun altro partito politico, coalizione o candidato indipendente ha superato la soglia del 2% necessaria per accedere all’Assemblea nazionale, ha dichiarato il presidente della Ceni, Prosper Ntahorwamiye.
Questo risultato incontestato è fermamente condannato dall’opposizione, che rifiuta categoricamente la validità delle elezioni. L’Uprona, attraverso il suo presidente, Olivier Nkurunziza, si rifiuta di riconoscere i risultati, che descrive come fraudolenti. “Riconoscere queste elezioni sarebbe un tradimento”, ha dichiarato, riferendosi a un processo “macchiato da frodi, intimidazioni ed esclusione”. Ha inoltre invitato la comunità internazionale a non avallare quello che considera un “colpo di stato elettorale”.
Anche la coalizione burundese Bwa Bose, attualmente l’unica coalizione politica attiva nel Paese, ha protestato contro i risultati. In una dichiarazione, ha chiesto alla Corte Costituzionale di invalidare quelli che definisce “i risultati di una frode eccezionale”. La coalizione accusa il governo di aver manipolato i dati e denuncia una “deriva autoritaria che ha privato i burundesi del diritto di eleggere liberamente i propri rappresentanti”.
Il Cnl denuncia la mancanza di trasparenza, il divieto di accesso ai rappresentanti dei seggi elettorali, il diniego di accrediti per osservare, l’espulsione dei rappresentanti all’inizio e durante lo scrutinio, e di verbali falsificati. Afferma che lo scrutinio non è stato trasparente perché le schede non sono state mostrate ai rappresentanti e al pubblico presente, per non parlare del rifiuto di includere le osservazioni e i commenti di alcuni rappresentanti del Cnl, pur costringendoli a firmare il verbale.
Le missioni internazionali africane di osservazione elettorale presenti hanno invece salutato il buon svolgimento del voto, nonostante una scarsa rappresentanza dei partiti di opposizione