La festa per il divorzio delle donne mauritane

di claudia

di Claudia Volonterio

In Mauritania le donne festeggiano i divorzi. Può sembrar strano, a prima lettura, ma quello che succede dopo la fine di un matrimonio nel Paese ha tutta l’aria di una celebrazione festiva. Il motivo? Si festeggia l’inizio di una nuova vita, contro ogni credenza patriarcale che giudica e isola le donne divorziate. Un’usanza che va avanti da secoli, ma che è emersa maggiormente negli ultimi anni, complici i numerosi scatti sui social network che documentano i festeggiamenti.

Divorziare nella società mauritana è un motivo di festa per le donne. Il rito che quest’ultime sono solite organizzare dopo la fine del matrimonio è molto simile a una celebrazione nuziale. La donna indossa un bell’abito per l’occasione, gioielli, decorazioni sul corpo realizzate con l’henné. Non manca la musica, con tamburelli e grida di gioia acute tipiche delle occasioni gioiose. Come riporta Trt World, il rituale a tutti gli effetti ha inizio già quando la donna torna nell’abitazione della madre e delle sorelle, che l’accolgono con i suoni della Zaghrouta, un grido ululante di gioia che varia in cadenza e tono da zona a zona.

Subito dopo si comincia a pensare alla festa, un momento di passaggio che ha significati antichi. Ma quali motivazioni ci sono alla base di questa celebrazione? Il motivo dei festeggiamenti risiede nella liberazione della donna da un legame finito male. Il banchetto della festa è un momento di convivialità in cui le donne si riuniscono, sostenendo colei che si è appena separata, onorandola per il coraggio avuto nel rompere la relazione e per augurarle un nuovo ed entusiasmante futuro.

Il ruolo della donna divorziata

I festeggiamenti sono comprensibili anche a partire dal ruolo della donna divorziata nella società mauritana. Nel Paese, infatti, quest’ultima non subisce alcuno stigma per la sua posizione sociale, anzi: è considerata particolarmente attraente per gli uomini, che ritengono il precedente matrimonio un bagaglio prezioso, indice di maturità. La donna divorziata possiede una sorta di esperienza raggiunta che la rende più ambita delle donne che non hanno mai avuto un marito. Il divorzio diventa dunque un vero e proprio status symbol: una donna che si è sposata più volte è, nella società mauritana, anche più bella ed attraente. Le esperienze passate sono un riflesso di unicità e valore, rendendo la donna divorziata un motivo oggetto del desiderio di molti. Non è così per gli uomini divorziati. Le donne li considerano infatti poco affidabili e pazienti.

Secondo Trt World, la Mauritania emergerebbe il Paese con il maggiore tasso di divorzi al mondo. Il condizionale è d’obbligo trattandosi di un dato non ufficiale, dovuto al fatto che la maggioranza degli accordi avvengono senza documenti. Se si guarda ai dati ufficiali del 2018 emerge che un terzo dei matrimoni celebrati si è concluso con un divorzio, alquanto diffuso nel Paese. In media si parla di un minimo di cinque a un massimo di venti matrimoni a persona. Se il lato positivo è l’accoglienza nella società della donna dopo il divorzio, in forte crisi è l’istituzione stessa.

Riti antichi

Essendo un rito antico, le ragioni profonde di queste celebrazioni sono altrettanto ancestrali. Trt ha intervistato a questo proposito uno studioso, Ahmed Ould Harud. Secondo lui, tutto ha a che fare con un antico sistema tribale monolitico. Le donne mauritane nell’antichità erano spesso costrette a sposare i loro cugini. La cultura mauritana ha dato origine a questa tradizione a causa delle poche opzioni offerte alle donne dopo il divorzio: la festa è infatti un’occasione per la donna di conoscere dei nuovi “pretendenti”, lontani dal contesto conosciuto. Sul piano simbolico, è sempre stata utile per garantire che il suo futuro non fosse appesantito dal suo passato, con un rito di passaggio che sottolineasse la sua liberazione e il suo valore.

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