Egitto: presentato all’Onu un report sulle torture sistematiche nel Paese

di claudia
schiavitù

L’Egitto usa sistematicamente la tortura. Lo scrive nero su bianco un rapporto presentato alla commissione delle Nazioni Unite contro la tortura, da parte di una coalizione di sei organizzazioni che comprende la Commissione egiziana per i diritti e le libertà (Ecrf), l’Iniziativa egiziana per i diritti personali (Eipr) e Redress, con sede a Londra

Il report traccia l’uso di metodi tra cui “percosse, scosse elettriche, violenza sessuale” e il rifiuto di accesso alle cure mediche da parte dei membri dei servizi di sicurezza. Secondo la coalizione “l’uso della tortura da parte delle autorità egiziane è così diffuso e sistematico da costituire un crimine contro l’umanità ai sensi del diritto internazionale consuetudinario”.

Secondo Mohamed Lotfy, dirigente di Ecrf, la tortura è stata utilizzata “come strumento politico per limitare il dissenso” nella pratica di lunga data dell’Egitto di prendere di mira “difensori dei diritti umani, minoranze, giornalisti, accademici e politici dell’opposizione”.

“La tortura viene liquidata come mero atto isolato di cattiva condotta invece di essere vista per quello che realmente è: un attacco deliberato contro i cittadini egiziani che è un crimine contro l’umanità”, ha affermato Rupert Skilbeck, direttore di Redress.

Secondo il rapporto  l’uso della tortura è “parte di una politica statale”, resa possibile da “leggi di emergenza, leggi e politiche ‘antiterrorismo’ e impunità dilagante” per le violazioni.

Il Cairo è stato a lungo criticato per la sua situazione in materia di diritti durante il governo del presidente Abdel Fattah al-Sisi. Si stima che il Paese abbia circa 60.000 prigionieri politici, ma le autorità hanno sempre negato di avere torturato detenuti.

A novembre la commissione Onu esaminerà la situazione dell’Egitto ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura.

Condividi

Altre letture correlate: