Senegal: scontri e proteste in strada, morti e feriti

di Valentina Milani

Il Senegal ha vissuto una giornata di caos e di violenze. Scene di scontri di piazza tra manifestanti e forze dell’ordine sono state trasmesse da televisioni e social network. Le proteste innescate dal caso Sonko sono alimentate da frustrazione, disagio sociale, crisi economica, rabbia contro il governo. Le vittime ufficiali sono quattro, ma il bilancio dei morti potrebbe essere molto più pesante. Il punto della crisi che non accenna a placarsi

Ousmane Sonko, ha chiesto e ottenuto il rinvio della sua udienza a lunedì prossimo: lo riferisce il quotidiano Dakaractu specificando che la sua richiesta è stata accolta ai sensi dell’articolo 101 della Costituzione.  Il leader del Pastef, Ousmane Sonko, dovrà rispondere delle accuse di stupro e minacce di morte ma anche di provocazione di un movimento insurrezionale.

Lo riferisce il quotidiano locale DakarActu precisando che il decano dei giudici Samba Sall, che ha ereditato il caso, rinvierà ufficialmente la questione al ministro della giustizia che, a sua volta, rinvierà il caso all’Assemblea nazionale per una nuova revoca dell’immunità parlamentare di Ousmane Sonko con l’accusa di provocazione di un movimento insurrezionale. Secondo la fonte del quotidiano locale, per il suddetto reato, Ousmane Sonko è ancora riconosciuto come membro dell’Assemblea Nazionale, e sarà quindi impossibile perseguirlo senza prima revocare la sua immunità parlamentare. 

Intanto in queste ore stanno continuando le proteste di piazza a sostegno di Sonko e contro il governo. Primi resoconti riferiscono di quattro morti; altre fonti forniscono bilanci più pesanti (Seneweb riferisce di 7 vittime) ma da confermare. 

Il Cadre Unitaire de l’Islam au Sénégal, organizzazione che riunisce i rappresentanti delle confraternite senegalesi, è nel frattempo intervenuto con una comunicazione ufficiale.
“Il Senegal sta vivendo uno dei suoi giorni peggiori dal 23 giugno 2011, le manifestazioni spontanee hanno portato a saccheggi provocando la distruzione di proprietà pubbliche e private”, inizia il testo.

“Al di là del cosiddetto affare Sonko, abbiamo assistito all’espressione di un malessere generale causato dal contesto sanitario globale che ha gettato il Paese in una situazione economica difficile per popolazioni e imprese” si legge ancora nel documento.
La responsabilità dello Stato, e quella dei politici in generale, è impegnata in primo luogo a disinnescare le tensioni sociali che iniziano ad aggravarsi e che non risparmieranno parte della società, dicono ancora i rappresentanti delle confraternite senegalesi.

Il Cadre Unitaire de l’Islam au Sénégal invita lo Stato e i politici ad assumere maggiori responsabilità e, in particolare, a fare delle azioni precise per ritrovare e mantenere la pace sociale.
Questi punti sono: l’abbandono dell’accusa di Ousmane Sonko sui fascicoli relativi alla sua accusa di disturbo all’opinione pubblica ordine e partecipazione a una manifestazione vietata; la liberazione totale o condizionale di Ousmane Sonko a seguito della sua audizione sull’affare privato che lo riguarda; l’appello alla calma da parte dei sostenitori di Ousmane Sonko e dei membri dell’opposizione per una manifestazione alla calma sotto la supervisione della polizia nel rispetto delle misure di barriera in questo periodo di covid; la riapertura di un dialogo sincero e costruttivo da parte del Capo dello Stato per trovare soluzioni ai problemi politici, economici e sociali che il nostro Paese sta attraversando.

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