Marocco | Il re: «Algeria, parliamoci»

di Enrico Casale
marocco e algeria

Il Marocco tende la mano all’Algeria. Un abbraccio tra due nazioni confinanti, mai, però, troppo amiche. Domenica scorsa, Mohammed VI, il re marocchino, cogliendo l’occasione delle elezioni presidenziali algerine ha inviato un messaggio di congratulazioni al nuovo presidente Abdelmajid Tebboune. E lo ha invitato a riprendere il dialogo e ad aprire «una nuova pagina basata sulla fiducia reciproca e sul dialogo costruttivo». Dal 2018, questa è la terza volta che Mohamed VI  invia un messaggio di questo tipo al governo algerino.

In passato, le relazioni tra Marocco e Algeria sono state fredde, avvelenate dalla questione del Sahara Occidentale. Algeri ha sempre sostenuto  militarmente e finanziariamente il Polisario (il fronte indipendentista dei sahrawi) e il diritto all’autodeterminazione. Rabat invece ha sempre ribadito la propria sovranità sull’ex Sahara spagnolo e lavora per concedere un’autonomia estesa ai sahrawi nell’ambito del regno marocchino.

Nel 1994, le relazioni si sono deteriorate ulteriormente dopo l’attacco all’hotel Atlas-Asni a Marrakech, che ha lasciato sul terreno 37 morti e che è stato attribuito agli algerini. L’incidente ha portato alla chiusura dei confini tra i due Paesi vicini. Il Marocco ha quindi imposto l’obbligo di visto agli algerini.

La questione delle relazioni tra i due Paesi è riemersa con la caduta del presidente Abelaziz Bouteflika. M,a secondo diversi osservatori, il nuovo presidente algerino Abdelmadjid Tebboune è molto vicino all’istituzione militare, che non è pronta ad abbandonare l’alleanza con il Polisario. E infatti le recenti dichiarazioni del presidente Tebboune non fanno sperare in un possibile miglioramento delle relazioni.

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