Gabon, ex presidente Bongo perde anche la guida della loggia massonica

di claudia

di Céline Camoin

L’ex presidente gabonese Ali Bongo Odimba, destituito con un colpo di Stato, non è più Gran Maestro della Gran Loggia del Gabon (Glg), organizzazione massonica ben radicata nel Paese africano. Al suo posto, secondo diverse fonti giornalistiche, si è insediato Jacques Denis Tsanga, governatore della regione dell’Haut-Ogooué

Ali Bongo era naturalmente subentrato al padre, il defunto Omar Bongo, dopo la sua elezione. Con la sua uscita dalla scena politica il 30 agosto, è sorta la questione della sua successione all’interno della Gran Loggia del Gabon

Assumendo la direzione della Glg, Jacques Denis Tsanga si inserisce in una tradizione consolidata in Gabon. A partire da Omar Bongo Ondimba, ogni presidente del Gabon ha assunto anche il ruolo di Gran Maestro all’interno di questa obbedienza massonica.

Il posto sarebbe stato offerto inizialmente all’attuale presidente di transizione, Brice Clotaire Oligui Nguema, l’artefice del golpe. Ma quest’ultimo, di fede cristiana, avrebbe declinato per convinzione religiosa, scrivono alcune fonti. Oligui in realtà,  non ha mai frequentato realmente i templi massonici, un elemento che avrebbe messo in crisi i vertici della Glg, nel mezzo degli sconvolgimenti politici in atto.

Governatore esperto, la missione di Tsanga sarà quella di restaurare l’immagine della Glg, offuscata dagli scandali dell’era Bongo.

La penetrazione massonica è profonda nella società africana, e in quella gabonese in particolare, anche perché la massoneria ha saputo cogliere e amplificare alcuni elementi presenti nella cultura africana, per esempio la tendenza a riunirsi in gruppi e in sette segrete, sottolineava il giornalista Enrico Casale in un’inchiesta per Popoli nel 2007. Nelle logge si intrecciano affari e interessi politici. Il defunto presidente gabonese Omar Bongo attraverso la massoneria, aveva intrecciato ottime relazioni economiche con imprenditori francesi, ma non solo.

Secondo la pubblicazione Jeune Afrique, nelle prime ore del colpo di stato, Ali Bongo Ondimba ha chiesto aiuto ai massoni, soprattutto anglosassoni, in un video in inglese e implorandoli in questi termini: “Quindi vi invito a fare rumore, fare rumore, fare rumore davvero”, un motto ormai diventato virale. Il giornale precisa che “Secondo addetti ai lavori, ripeterlo tre volte è un segnale massonico di difficoltà, che proviene  dalla pratica americana”. La prova, se ce ne fosse bisogno, che Ali Bongo ha mobilitato le reti massoniche nel disperato tentativo di mantenere il suo potere.

L’articolo di Jeune Afrique, del 1° ottobre, si conclude con il fatto che “Il destino della transizione si gioca anche nel segreto delle logge”. Solleva il velo sulle tensioni che attraversano questa istituzione, solitamente piuttosto discreta. 

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