Etiopia: accordo con Somaliland, il no dell’Unione europea

di claudia

L’Unione Europea ha dichiarato che va rispettata e tutelata la sovranità della Somalia. Bruxelles è intervenuta dopo che l’Etiopia ha firmato un accordo con il Somaliland, regione che nel 1991 si è dichiarata indipendente, ma che non è mai stata riconosciuta dalla comunità internazionale.  L’accordo è stato siglato dal primo ministro etiope, Abiy Ahmed, e dal leader del Somaliland, Muse Bihi Abdi, e dà all’Etiopia l’accesso al porto di Berbera sul Mar Rosso e la possibilità di aprire una base militare in Somaliland.

L’Ue ha affermato in una nota che “vorrebbe ricordare l’importanza di rispettare l’unità, la sovranità e l’integrità territoriale della Repubblica Federale di Somalia in conformità della sua Costituzione, delle Carte dell’Unione Africana e delle Nazioni Unite”. “Ciò – prosegue la nota – è fondamentale per la pace e la stabilità dell’intera regione del Corno d’Africa”.

Ieri la Somalia ha promesso di difendere il suo territorio definendo “un’aggressione” l’accordo tra Etiopia e Somaliland. Il governo di Mogadiscio ha inoltre affermato di aver richiamato il suo ambasciatore in Etiopia e ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché sia ​​al suo fianco contro “il palese attacco” alla sua sovranità.

Sulla questione si è espresso dal nord Africa il presidente egiziano, Abdel-Fattah El-Sisi, il quale ha dichiarato che l’Egitto sostiene la Somalia e difende la sua sovranità. El-Sisi ha espresso le sue osservazioni ieri nel corso della sua telefonata con l’omologo somalo Hassan Sheikh Mahmoud.

Il patto ha scatenato la furia di Mogadiscio, che lo considera una violazione della sua sovranità. L’annuncio è stato effettuato pochi giorni dopo che il governo centrale della Somalia aveva accettato di riprendere il dialogo con la regione separatista del nord, dopo anni di stallo. Il Somaliland dichiarato la propria indipendenza nel 1991, una mossa avversata da Mogadiscio e non riconosciuta a livello internazionale.

L’accordo di Addis Abeba garantisce all’Etiopia, senza sbocco sul mare, l’accesso a lungo desiderato al Mar Rosso, una via d’acqua chiave per il commercio globale. “Questo storico accordo garantisce l’accesso dell’Etiopia al Mar Rosso per le sue forze navali, ricambiato dal riconoscimento formale della Repubblica del Somaliland, segnando questo come una pietra miliare diplomatica significativa per il nostro Paese”, ha affermato il ministero degli Esteri del Somaliland in una nota.

Non c’è stata alcuna reazione immediata da parte dell’ufficio del presidente Hassan Sheikh Mohamud, ma il suo predecessore Mohamed Abdullahi Mohamed, meglio conosciuto come Farmajo, ha detto su X che si tratta di “una grave preoccupazione per la Somalia e l’intera Africa”. Il portavoce della Somalia per il Somaliland, Abdikarim Hussein Guled, ha detto che il governo di Mogadiscio risponderà con “una dichiarazione ferma e misurata”.

“Le azioni del governo etiope costituiscono un palese disprezzo per le norme internazionali e il quadro giuridico, rappresentano una sfacciata violazione della sovranità territoriale somala e minano i progressi raggiunti attraverso il dialogo in corso tra governo federale della Somalia e Somaliland che era vicino a una risoluzione”, ha detto Guled su X E ha aggiunto: “Questo atto unilaterale mette a repentaglio la stabilità regionale e dimostra un insensibile disprezzo per le aspirazioni del popolo somalo alla pace e all’autodeterminazione”.

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