Un gruppo di pirati ha abbordato una petroliera battente bandiera maltese al largo della Somalia, ma l’equipaggio si è rifugiato in una stanza di sicurezza fortificata e mantiene il controllo della nave. Lo riferisce l’agenzia Reuters, che cita fonti di sicurezza marittima. L’attacco è avvenuto giovedì.
La nave Hellas Aphrodite, che trasporta benzina, era in rotta dall’India al Sudafrica quando si è verificato un “incidente di sicurezza”, ha dichiarato il suo responsabile greco Latsco marine management. Tutto l’equipaggio è riuscito a salvarsi: i pirati, sopraggiunti a bordo di uno skiff, hanno aperto il fuoco sulla petroliera e lanciato un razzo contro la nave. La forza navale dell’Unione uuropea sostiene che una delle sue navi era “vicina all’incidente e a distanza ravvicinata, pronta a intraprendere le azioni appropriate per rispondere efficacemente a questo allarme pirateria”. I membri dell’equipaggio si sono rifugiati immediatamente nella “cittadella” della nave, ovvero nella camera di sicurezza fortificata, e hanno mantenuto il controllo della nave. Il capitano della nave, un montenegrino, ha detto che i cinque membri dell’equipaggio, incluso il capo ingegnere, sono greci mentre gli altri sono cittadini filippini. “Tutti i 24 membri dell’equipaggio sono sani e salvi e rimaniamo in stretto contatto con loro”, ha dichiarato Latsco marine management in un comunicato, in cui chiarisce di avere anche attivato la sua squadra di risposta alle emergenze e di essersi coordinata con le autorità per garantire la sicurezza e il benessere dell’equipaggio. Un aereo giapponese ha effettuato un volo di sorveglianza sulla zona, ma non ha rilevato alcun movimento o segno di attività sulla nave.
Non si tratta del primo episodio del genere e anzi si assiste a una recrudescenza del fenomeno della pirateria contro le grandi navi logistiche: una serie di attacchi armati contro imbarcazioni nella regione, tra cui il primo che ha coinvolto presunti pirati somali nell’ultimo anno, ha riacceso le preoccupazioni per le rotte di navigazione utilizzate per il trasporto di energia e beni essenziali verso i mercati globali. Lunedì, nel primo episodio di pirateria somala di questo tipo dal 2024, gli aggressori hanno attaccato armati una petroliera commerciale al largo della costa vicino alla capitale somala, Mogadiscio, aprendo il fuoco contro l’imbarcazione dopo aver tentato di abbordarla. Questa settimana i pirati si sono impossessati anche di un peschereccio iraniano, utilizzandolo come nave madre per lanciare altri attacchi.
L’ultimo abbordaggio simile nella regione risale al maggio 2024, quando presunti pirati salirono a bordo della nave Basilisk, battente bandiera liberiana, a circa 380 miglia nautiche a est di Mogadiscio. Le forze navali dell’Ue salvarono successivamente i 17 membri dell’equipaggio, calandosi con una corda veloce sulla nave. L’ultimo dirottamento invece è stato di dicembre 2023, quando la Ruen, battente bandiera maltese, fu condotta dagli aggressori sulla costa somala prima che le forze navali indiane liberassero l’equipaggio e arrestassero gli aggressori.
Le bande di pirati somali sono state relativamente inattive negli ultimi anni, dopo aver rappresentato una grave minaccia nel golfo di Aden e nell’Oceano Indiano.


