Clima, gli attivisti africani contro i carbon credit

di claudia

L’attivismo ambientale africano ha fatto sentire la sua voce, nei giorni scorsi, a margine del primo vertice africano per il clima, l’Africa climate summit tenutosi a Nairobi, Kenya, e conclusosi ieri. In particolare, le istanze degli attivisti e delle organizzazioni ambientaliste si sono concentrate nella denuncia del sistema dei crediti di carbonio, poco efficace per una reale soluzione al problema delle emissioni di inquinanti in atmosfera.

“Investire nei mercati del carbonio è una falsa soluzione. Il vero investimento verde risiede nelle energie rinnovabili” si legge in un tweet di GreenPeace Africa. Diverse società e paesi stranieri si stanno impegnando per centinaia di milioni di dollari in acquisti di crediti di carbonio dall’Africa carbon markets initiative (Acmi) e tra questi vi sono gli Emirati Arabi Uniti, che ospiteranno la Conferenza Onu per il clima Cop28 a novembre e che si sono impegnati ad acquistare non meno di 450 milioni di dollari di crediti di carbonio da diversi paesi africani.

In tal senso, organizzazioni come Greenpeace Africa e Friends of the earth Africa sostengono che l’acquisto di crediti di carbonio dall’Africa è una “falsa soluzione” al cambiamento climatico e non farà altro che accelerare l’inquinamento aiutando chi inquina a compensare le proprie emissioni.

I mercati africani del carbonio hanno ricevuto lodi da parte di tutti i delegati che hanno partecipato all’Africa climate summit di Nairobi: lunedì, il presidente del Kenya William Ruto ha detto che il commercio di crediti di carbonio rappresenta “una soluzione vantaggiosa per tutti” poiché compenserà le emissioni di gas serra generando entrate per l’Africa: “Il ripristino e l’espansione dei serbatoi naturali di carbonio dell’Africa non sono solo un imperativo ambientale, ma sono una miniera d’oro economica inesplorata. Hanno il potenziale per assorbire milioni di tonnellate di anidride carbonica ogni anno, il che dovrebbe tradursi in miliardi di dollari” per i paesi africani. L’Acmi mira a sostenere i mercati africani del carbonio per produrre 300 milioni di crediti di carbonio all’anno entro il 2030. 

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