Allarme dell’Onu sul razzismo sistemico contro gli afro discendenti

di claudia

di Céline Camoin

 Il razzismo sistemico continua a influenzare negativamente le persone di discendenza africana in tutti gli aspetti della vita, denuncia l’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani, lamentando la mancanza di una partecipazione significativa delle persone di discendenza africana agli affari pubblici.

Secondo un rapporto pubblicato martedì dall’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite, continuano le morti di persone di origine africana durante o dopo i rapporti con le forze dell’ordine. Il documento rileva che sono stati compiuti pochi progressi nella lotta all’impunità, nonostante le lunghe lotte delle famiglie per ottenere responsabilità e risarcimenti efficaci.

“Si continuano a segnalare morti durante o dopo l’interazione con le forze dell’ordine, senza che siano stati compiuti progressi sufficienti in materia di responsabilità e risarcimento”, ha affermato in una nota l’Alto Commissario per i diritti umani, membro delle Nazioni Unite, Volker Turk.

Inoltre, le persone di origine africana continuano ad affrontare enormi sfide nel partecipare in modo significativo agli affari pubblici in molti Paesi a causa del razzismo sistemico, dell’emarginazione e dell’esclusione, spesso radicati nelle eredità della schiavitù e del colonialismo.

“Gli Stati devono adottare misure concrete per garantire giustizia e risarcimento in questi casi e mettere in atto meccanismi di controllo rafforzati e indipendenti. È essenziale che esaminino il ruolo che la discriminazione razziale, gli stereotipi e i pregiudizi svolgono nelle forze dell’ordine e nei processi di responsabilità”, ha aggiunto Türk.

Per sconfiggere il razzismo “sistemico”, l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani esorta gli Stati ad accelerare la loro azione per una partecipazione significativa, inclusiva e sicura delle persone di origine africana a tutti gli aspetti della vita pubblica.

“Un punto di partenza fondamentale è che gli Stati garantiscano che i bisogni, le esperienze e le competenze delle persone di origine africana siano al centro dello sviluppo, dell’attuazione e della valutazione delle politiche.

Inoltre, il rapporto deplora il fatto che abusi, discriminazioni, sorveglianza, molestie, intimidazioni, arresti e violenze contro le persone di origine africana e gli attori della società civile di origine africana ostacolano la loro significativa partecipazione agli affari pubblici in molti Paesi.

Gli Stati sono invitati a mettere in atto approcci giuridici, politici e istituzionali globali e multidimensionali, basati sull’evidenza, per smantellare il razzismo sistemico in tutte le sfere della vita, compresa l’applicazione della legge. 

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