I drammatici eventi avvenuti negli Stati Uniti riportano all’attualità il dibattito su questioni come l’odio razziale e il concetto di “razza”. Nonostante sia stato dimostrato quanto tale categoria sia priva di basi scientifiche, continua ad essere presente nella nostra società: dietro a vari tipi di più o meno sofisticati razzismi, celati nell’odierno concetto di “identità culturale”. Ne parliamo con l’antropologo Marco Aime, autore del libro Classificare, Separare, Escludere. Razzismi e identità (Einaudi, febbraio 2020).
ANTROPOLIS – Marco Aime
-
«Più del 50% della popolazione del continente africano vive nelle grandi città ed è giovanissima. Si sta perdendo la cultura del villaggio e la struttura del villaggio è fondata sulla …
-
I Peul, una popolazione pastorale presente un po’ in tutta l’Africa occidentale, sono accusati di fomentare il movimento jihadista nella regione. Non mancano i precedenti storici, ma, come sempre, si …
-
Alto, dritto, con quel cespuglio di capelli bianchi e quello sguardo buono e sorridente. Wole Soyinka non passa inosservato. Scrittore, drammaturgo e poeta nigeriano, 83 anni, Premio Nobel per la …
- 1
- 2