In Africa la metà dei laureati nelle materie STEM sono donne, ma poche fanno ricerca

di claudia

Secondo studi e statistiche Unesco, il continente africano vanta la più alta percentuale di donne laureate in materie scientifiche al mondo. In Africa il 47 per cento dei laureati nelle cosiddette materie STEM ( scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) sono donne. Un dato che stride fortemente con quante di loro lavorano nella ricerca: solo un terzo.

Uno studio del 2022 ha rilevato che il 47% dei laureati in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica delle università africane, a livello universitario e magistrale, sono donne, riporta Euronews. Un dato che fa volare l’Africa in cima alla classifica mondiale per percentuale di laureate in materie scientifiche. Se, da una parte, si tratta di un risultato confortante, dall’altra questi numeri si scontrano negativamente con un effettivo impiego femminile nel settore della ricerca delle università del continente: solo un terzo dei ricercatori è infatti donna.

I motivi sono il risultato, riporta la medesima fonte, di un problema culturale ampio, dove gli stereotipi di genere invadono ancora il mondo occupazionale. Già a livello di istruzione, fin dai tempi della scuola secodaria, le ragazze sono più indirizzate a seguire percorsi non STEM. Una tendenza messa in crisi però dalle giovani donne stesse che, negli ultimi anni, in numero sempre maggiore, stanno scegliendo questo percorso, come si evince dai dati sulle lauree. Tra gli ostacoli, i casi più gravi riguardano invece situazioni di abusi e molestie che le donne subiscono da colleghi o ancor prima dai docenti durante il loro percorso di studi, che porta loro a decidere di abbandonare.

Le pressioni della famiglia per trovare un partner e creare una famiglia sono considerevoli: un nodo importante che impedisce spesso le donne africane di farsi strada nelle carriere scientifiche dopo gli studi. Pesano gli impegni famigliare e domestici che la donna si trova spesso a gestire, a discapito del lavoro.

La carenza di modelli di ricercatrici che sono riuscite a rompere il soffitto di vetro della ricerca è un altro fattore a sfavore. Per dare una svolta verso l’uguaglianza di genere nella ricerca scientifica in Africa, Euronews cita più soluzioni che hanno come fatture comune la costruzione di spazi di formazione, che le donne possono intraprendere all’inizio della carriera scientifica, per poi fare rete per aprirsi a opportunità concrete. Sostenere le donne nella ricerca, ricorda la medesima fonte, non è solo una responsabilità per rompere stereotipi, ma anche un modo per aiutare il settore, che in Africa ha sempre più bisogno di scoperte, innovazioni e soluzioni.

Immagine di DC Studio su Freepik

Condividi

Altre letture correlate: