Zambia – Nove candidati si sfidano alle urne

di Enrico Casale
cartellone della campagna elettorale del presidente Lungu

Si tengono oggi le elezioni presidenziali e parlamentari in Zambia. Nove i candidati alla guida del paese: tra questi, il capo dello stato uscente, Edgar Lungu, e il suo principale sfidante, il candidato del Partito unito per lo sviluppo nazionale (Upnd) Hakainde Hichilema. Correranno alle elezioni di domani anche Tiyenji Chanda Kaunda (Partito per l’indipendenza nazionale), Nawakwi Zewelani Edith (Forum per la democrazia e lo sviluppo), Saviour Chishimba (Partito progressista), Wynter Kabimba (Partito arcobaleno), Peter Sinkamba (Verdi), Andyford Banda (Alleanza popolare per il cambiamento) e Maxwell Mwamba (Assemblea democratica). Ma è proprio Hichilema il candidato che potrebbe costituire il più serio ostacolo alla rielezione del capo dello stato uscente, salito al potere nel gennaio 2015 a seguito di elezioni speciali indette dopo la morte del presidente Michael Sata.
Nel paese intanto resta teso il clima alla vigilia dell’appuntamento elettorale. Secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi dal presidente della commissione elettorale di Lusaka, Esau Chulu, il livello di violenza che ha caratterizzato il percorso verso le elezioni non ha precedenti nella storia del paese. Nella giornata di ieri un pullman della campagna elettorale dell’Upnd è stato preso d’assalto da militanti del Fronte patriottico (Pf), il partito al governo. “Gli atti di violenza che hanno caratterizzato la campagna elettorale del 2016 non hanno precedenti e hanno macchiato un appuntamento storico e pacifico”, ha affermato Chulu. Già lo scorso mese gli scontri tra militanti delle due fazioni rivali avevano portato le autorità a vietare per 10 giorni qualsiasi evento di campagna elettorale nella capitale Lusaka.
Tante le sfide che attendono il vincitore delle elezioni di domani. Il crollo dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali, tra cui quello del rame, ha duramente colpito l’economia nazionale, portando la moneta nazionale, il kwacha, a perdere il 42 per cento del suo valore rispetto al dollaro nel 2015. A ciò di aggiungono la siccità in tutta la regione e la poco efficiente gestione delle risorse idriche del paese, che hanno provocato numerosi blackout e costretto il governo a importare energia elettrica. Tutti questi fattori hanno contribuito a rallentare la crescita economica, passata dal 7 per cento nel 2014 all’attuale 3 per cento.
(11/08/2016 Fonte: Agenzia Nova)

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