Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina: un ottimo inizio

di claudia

di Annamaria Gallone

Ieri 3 maggio, presso il cinema Godard della Fondazione Prada, è stata inaugurata la 33° edizione del Fescaaal con il film FREMONT alla presenza del regista iraniano BABAK JALALI e della co-sceneggiatrice Carolina Cavalli, del curatore del cinema, Paolo Moretti, delle direttrici artistiche del Festival, Alessandra Speciale e Annamaria Gallone, insieme al presidente del COE, André Siani. Dopo la proiezione del film, un interessantissimo QA. Da notare che già due settimane prima. il film era sold out!

FREMONT è il quarto film del regista, il delicato ritratto di una ragazza afghana che vive non lontano da San Francisco a Fremont, chiamata anche Little Kabul, perché è la più grande comunità afghana degli Stati Uniti. Un film di grande sensibilità, sobrio in un suggestivo bianco e nero, melanconico con venature di ironia.

La bella notizia per chi l’avesse perduto è che sarà in sala a partire dal 25 giugno, distribuito dalla Wanted. Ogni giorno vi parlerò di qualche film fino alla chiusura del 12 maggio.

La giornata di oggi è stata interamente dedicata agli EXTRA, i film girati dagli italiani o dagli stranieri che vivono in Italia e ci offre il loro sguardo sui 3 continenti.

Domani al pomeriggio alle 15 al Cinema Godard sarà programmato Norte, the end of the story, il primo dei tre film dell’omaggio a Lav Diaz, il regista filippino considerato uno dei più talentuosi registi contemporanei., che è anche il presidente della nostra giuria ufficiale.

Alla sera, invece, alla Cineteca Arlecchino, dopo un divertente cortometraggio di Abdou CisséFestival of slaps , breve commedia ricca di azione, direttamente dalle palme delle mani di una madre nigeriana, che, in una fatidica cena, serve al figlio una serie di schiaffi così potenti da cambiargli la vita per sempre. Il film celebra gli eroi più trascurati di oggi “le Black Mums” e riflette sulla comunicazione intergenerazionale e sugli stereotipi culturali, sarà programmato El Viento que arrasa, della regista argentina Paula Hernàndez. Una storia on the road tratta dal romanzo di Selva Almada e ambientata nei paesaggi sconfinati della campagna argentina. Intrappolata in un destino che non ha scelto, Leni segue il padre, predicatore evangelista esaltato, nella sua missione villaggio per villaggio. L’incontro casuale con Gringo, un uomo profondamente ateo, e suo figlio risveglieranno la coscienza di Leni e il suo desiderio di emancipazione. Nel cast due attori d’eccezione: il cileno Alfredo Castro e lo spagnolo Sergi Lopez. 

Da notare che nella selezione ufficiale ci sono ben quattro donne, un ottimo segnale.

Condividi

Altre letture correlate: