Un’opera per portare la cultura della diaspora nigeriana sui palchi internazionali

di claudia

Helen and Baba-Jallah Epega sono gli autori di “Song Queen: A Pidgin Opera”, riconosciuta come la prima al mondo nel suo genere: un’opera “pidgin”, portata sui palchi del Regno Unito dalla cantautrice di origini nigeriane Helen Epega. La lingua pidgin in cui è realizzata è una mescolanza di idiomi nigeriani e inglesi, un linguaggio colloquiale tra i più diffusi nella diaspora nigeriana a Londra. L’opera nasce per rompere le barriere e portare sui palcoscenici internazionali la cultura africana e in particolar modo nigeriana, rappresentata dalla diaspora.

Song Queen: A Pidgin Opera calca per la prima volta i palcoscenici di Londra nel 2015. Inizialmente composta solo da pidgin nigeriano, ora contempla anche una mescolanza di altri linguaggi colloquiali, come il patois, il creolo, il cockney, l’ebonics e lo slang del sud di Londra.

Un pidgin è un idioma linguistico derivante dall’unione di lingue di popolazioni differenti, per esempio una lingua dei paesi europei e una lingua dei paesi africani, venute a contatto a seguito di migrazioni, colonizzazioni, o rapporti di tipo commerciale.

Helen Epega, cantautrice di origini nigeriane, ha deciso di realizzare l’intera opera con questo linguaggio tipicamente colloquiale, frutto delle mescolanze culturali che si sono venute a creare nel Regno Unito dove vive gran parte della diaspora nigeriana.

Intervistati dalla Bbc, i due autori spiegano la portata innovativa della loro opera. “Mia mamma era una scrittrice per bambini. Ha sempre condiviso le sue storie con noi. Lo stesso faceva mia nonna. Per cui io provengo da un ambiente famigliare di cantastorie”, spiega Helen. E sono proprio le storie africane quelle al centro dell’opera che i due autori hanno scritto. “Abbiamo queste storie, questi racconti dall’Africa che stanno letteralmente scoppiando per venire fuori, necessitano di essere raccontate. Ed è per questo che abbiamo iniziato questo lavoro, spiega Baba-Jallah Epega.

Un’opera in linguaggi colloquiali non era mai stata fatta prima, un’opera “inaspettata” che ha una forza, a detta degli autori, maggiori del rap, del pop o dell’afrobeat. Song Queen rompe le barriere e permette a una forma artistica di essere celebrata e celebrare le radici culturali nigeriane che veicola.

Una volontà che prende forma oggi grazie all’arte ma viene da lontano. Come racconta a Okay Africa, Helen Epega si è trasferita dalla Nigeria a Londra quando era piccola. Ha sempre portato con orgoglio la sua eredità africana, ma ben presto si è accorta di essere trattata in modo diverso, il suo essere di origine nigeriana la distingueva. “Non capivo perché fossi trattata diversamente”. Questa esperienza l’ha portata in età adulta a lavorare per creare uno spazio in cui l’Africa potesse essere celebrata e gli africani della diaspora potessero sentirsi orgogliosi della loro eredità.

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