Tanzania, la ferma condanna dell’Ue allo sfratto dei Masai dal Serengeti

di claudia
masai serengeti

Il Parlamento europeo ha condannato lo sfratto degli indigeni Masai in Tanzania in nome della conservazione. Lo riporta una nota ufficiale.

La risoluzione europea arriva in risposta ai tentativi delle autorità tanzaniane di sfrattare alcuni Masai dalle aree dentro e intorno al famoso parco nazionale del Serengeti: l’Ue ha detto che i diritti degli indigeni sono “una parte non negoziabile di qualsiasi iniziativa di conservazione” faunistica. Il governo della Tanzania ha negato di aver sgomberato con la forza i Masai e sostiene che si siano spostati “spontaneamente”.

Per favorire il turismo dei safari, ma anche quello super-elitario della caccia grossa, il governo tanzaniano ha espulso negli anni migliaia di indigeni dalle loro terre ancestrali. Oggi vivono relegati ai margini di riserve e parchi, in spazi che sempre più assomigliano a prigioni a cielo aperto. Capanne fatte a mano sono l’unico rifugio di questo antico e fiero popolo che per tradizione segue una vita a sé, con le proprie regole, e che ha un forte legame con la propria terra. Le ricadute del turismo per i Masai nei parchi non sono abbastanza per rappresentare un’alternativa, che di fatto non esiste. Per approfondire, leggi il servizio “Le mani sulla terra dei Masai”, di Céline Camoin.

Foto di apertura: Luca Catalano Gonzaga

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