Sud Sudan, vietato cantare l’inno in assenza del presidente

di Enrico Casale
salva kiir

Il governo del Sud Sudan ha vietato a chiunque di cantare l’inno nazionale se non in presenza del presidente Salva Kiir.
La decisione vuole essere, secondo quanto annunciato da un portavoce dell’esecutivo, una risposta ai diversi leader politici che cantano e suonano l’inno «per capriccio». Secondo i ministri questo andazzo è un abuso della canzone nazionale, scritta poco prima dell’indipendenza ottenuta nel 2011.

La disposizione è stata assunta nel corso di una riunione del governo che si è tenuta venerdì. Secondo le nuove norme, ad eccezione delle ambasciate del Sud Sudan, che rappresentano il presidente, e delle scuole, nelle quali viene insegnato l’inno ai bambini, a nessuno sarà permesso cantare la canzone in assenza di Kiir.

Ai capi militari è inoltre stato proibito di rivolgersi al pubblico quando vestono in uniforme. «Queste norme sono cogenti e chi le trasgredirà incorrerà in pesanti sanzioni», ha detto il portavoce governativo. Ma non è chiaro quali saranno le pene per i trasgressori.

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