Oggi [1 agosto] i musulmani celebrano lāId al-Adha, la festa del sacrificio, in memoria di Abramo che sacrificò un montone invece del figlio Isacco dopo essere stato fermato dallāangelo. Una storia molto difficile da capire per noi, ma letta dalla tradizione cristiana prima e musulmana poi come esemplare per lāabbandono alla volontĆ di Dio.
A Nairobi, dove i musulmani sono una minoranza numerica, la celebrazione non ha un grande impatto, ma sulla costa ĆØ molto sentita. Ken Nyangweso, nostro operatore sociale nel progetto che Koinonia sta avviando a Kilifi e calciatore professionista (ma in Kenya ĆØ più rimunerativo lavorare con Koinonia che fare il calciatoreā¦), mi ha mandato una foto accompagnata da parole commosse perchĆ© stamattina alcuni dei ragazzini musulmani della squadra di calcio che ha creato si sono presentati alla porta della nostra casa con un piccolo dono. Ken li ha accolti con il suo immancabile rosario al collo.
Il nostro ĆØ il Dio del lievito, del sale e del seme di senape. Di piccole cose che fanno lievitare, che crescono, che danno sapore. Beato chi sa vederle. Beato chi sa leggere lāazione di Dio e capire le lezioni che ci vengono dai piccoli. Loro vedono il futuro. Se questo non ĆØ il Regno di Dio annunciato come presente dal falegname di Nazareth, dove altro lo possiamo trovare?
Padre Renato Kizito SesanaĀ ĆØ un missionario che vive tra Nairobi (Kenya) e Lusaka (Zambia), cittĆ dove ha avviato case di accoglienza per bambini e bambine di strada (si chiamano Kivuli, Tone la Maji, Mthunziā¦) e molte altre iniziative principalmente rivolte ai giovani, rendendoli protagonisti (come la comunitĆ Koinonia). Ć cofondatore della onlus Amani, che dallāItalia sostiene la sua opera. Da giornalista, ha sempre avuto una viva attenzione alla comunicazione, dapprima come direttore di Nigrizia, quindi fondando a Nairobi la rivista New People e rendendosi presente sui mezzi di comunicazione keniani e internazionaliiĀ