Netflix corre in Sudafrica ma è in arrivo la concorrenza

di claudia
queen sono

 Sudafrica rappresenta la stragrande maggioranza degli abbonamenti Netflix in Africa subsahariana, grazie al fatto di essere l’economia più sviluppata del continente e di essere un mercato di video online più maturo rispetto ad altri Paesi. Lo sostiene la società londinese di ricerca tecnologica Omdia che stima che gli 1,6 milioni di abbonamenti di Netflix alla fine del 2022 cresceranno del 5,5% ogni anno per raggiungere i 2,2 milioni entro il 2028. Dal lancio in Africa nel 2016, la strategia di Netflix ha coinvolto licenze già rilasciate, blockbuster come The Wedding Party in Nigeria ma producendo anche contenuti originali, come Queen Sono in Sudafrica.

Secondo la ricerca di Omdia, Netflix ha investito 175 milioni di dollari in Africa. Circa 135 milioni di dollari sono stati recuperati dalle entrate degli abbonamenti. Il successo globale di opere originali come il thriller nigeriano The Black Book suggerisce, secondo Omdia, che Netflix sta raddoppiando la sua strategia anche se la concorrenza nel frattempo si sta intensificando con Showmax, lo streamer sudafricano sostenuto da Comcast e Sky, e con Prime Video di Amazon.

Gli 1,6 milioni di abbonati di Netflix in Africa – riferisce Omdia – sono per il 73,3% in Sudafrica, il 10,5% in  Nigeria, il 3,9% in Kenya, l’1,4% circa a testa in Angola ed Etiopia, il 9,6% nel resto dell’Africa subsahariana.

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