Nel continente il più alto tasso di suicidi al mondo

di claudia
salute mentale

di Andrea Spinelli Barrile

L’Africa ha il più alto tasso di morti per suicidio al mondo, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ieri ha lanciato una campagna di prevenzione: “Circa 11 persone su 100.000 si uccidono nella regione africana, una cifra superiore alla media globale di nove casi di suicidio ogni 100.000 abitanti”, si legge in una nota dell’ufficio regionale dell’Oms per l’Africa.

L’Africa “è la patria di sei dei dieci Paesi con i più alti tassi di suicidio al mondo”, afferma l’agenzia Onu, spiegando che i mezzi più utilizzati sono “l’impiccagione, l’avvelenamento da pesticidi e, in misura minore, l’annegamento, l’uso di un arma da fuoco, lanciarsi nel vuoto e overdose”. Questa situazione è spiegata, in parte, dai “limitati mezzi d’azione disponibili per curare e prevenire i fattori di rischio, in particolare i disturbi mentali che colpiscono attualmente 116 milioni di persone, contro i 53 milioni del 1990”, aggiunge il rapporto dell’Oms.

A causa dei bassi investimenti nei servizi di salute mentale la regione africana ha uno psichiatra ogni 500.000 persone, che è 100 volte inferiore agli standard minimi indicati dall’Oms.

In media, i governi africani destinano meno di 50 centesimi pro capite alla salute mentale: “I problemi di salute mentale rappresentano fino all’11% dei fattori di rischio associati al suicidio”. L’agenzia non ha nominato i sei paesi colpiti dai record di morte suicida, ma ha detto di stare sostenendo la mobilitazione di risorse per il Kenya, l’Uganda, lo Zimbabwe, il Sudafrica e la Costa d’Avorio, che dovrebbero effettuare un’analisi nazionale.

“Il suicidio è un grave problema di salute pubblica e ogni suicidio è una tragedia. Sfortunatamente, la prevenzione del suicidio è raramente una priorità nei programmi sanitari nazionali”, ha detto Matshidiso Moeti, Direttore regionale dell’Oms per l’Africa: “Devono essere fatti investimenti significativi per affrontare il crescente carico di malattie croniche e malattie non infettive, come i disturbi mentali che possono portare al suicidio”.

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha lanciato sui social media una campagna di sensibilizzazione e incitamento alla prevenzione del suicidio che mira a raggiungere 10 milioni di persone in tutta l’Africa, in vista della Giornata mondiale della salute mentale del 10 ottobre: l’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e mobilitare il sostegno di governi e decisori “per dare maggiore attenzione e finanziamenti” ai programmi dedicati alla salute mentale, che includono la prevenzione del suicidio.

Tali sforzi includono l’equipaggiamento degli operatori sanitari per supportare meglio coloro che hanno a che fare con pensieri suicidi, educare le persone che potrebbero sperimentare questi pensieri su dove cercare aiuto e sensibilizzare il pubblico su come identificare e aiutare chi è nel bisogno e per aiutare ad affrontare lo stigma associato con suicidio, epilessia, condizioni di salute mentale e abuso di alcol e droghe.

Lo scorso agosto i ministri della salute africani si sono riuniti per la settantaduesima sessione del Comitato regionale dell’OMS per l’Africa, l’incontro sanitario di punta della regione, durante il quale hanno approvato una nuova strategia per rafforzare l’assistenza sanitaria mentale e fissare obiettivi per il 2030: tutti i paesi dovranno avere una politica o una legislazione sulla salute mentale.

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