Mozambico, tensioni nella Renamo

di Enrico Casale
Sezione della Renamo a Beira

Sale nuovamente la tensione politica in Mozambico. Un gruppo di uomini armati legati al principale partito di opposizione, l’ex movimento ribelle Renamo, ha minacciato di uccidere il suo leader Ossufo Momade se rifiuterà di dimettersi. Un video che circola su Internet mostra un comandante della Renamo, Mariano Nhungue Chissinga, circondato da uomini in abiti civili con fucili d’assalto AK-47. Nel video egli afferma che da quando Momade è stato scelto per succedere ad Afonso Dhlakama (storico comandante della Renamo, morto l’anno scorso) nel partito si sono verificate «persecuzioni ingiustificate». Ha inoltre accusato Momade di essere una spia del governo e ha affermato che un nuovo leader sarà scelto a breve. Il portavoce della Renamo José Manteigas ha denunciato il video, dicendo che la persona vista nella registrazione è un disertore e un traditore.

Negli anni della Guerra fredda, il governo di Maputo e la Renamo si sono combattuti in un violento conflitto civile. L’esecutivo era sostenuto dal blocco sovietico, mentre la Renamo, forte soprattutto nel Centro-Nord del Paese, riceveva sostegno dal blocco occidentale. Con il crollo dell’Unione Sovietica, in Mozambico si è arrivati nel 1992 a una difficile pace, grazie anche alla mediazione della Comunità di Sant’Egidio. Tensioni però sono continuate anche successivamente.

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