Marocco, rilanciato il dibattito sull’abolizione della pena di morte

di claudia
pena di morte in ciad

Il Consiglio nazionale per i diritti umani (Cndh) del Marocco ha rilanciato il dibattito sull’abolizione della pena di morte, auspicando che il nuovo ministro della Giustizia, Abdellatif Ouahbi, possa riformare il codice penale e abolire la pena capitale. Sebbene le leggi marocchine contengano disposizioni relative alla pena di morte, questa pena non viene applicata dal 1993.

Amina Bouayach, presidente del Cndh, ritiene che l’abolizione della pena di morte sia un prerequisito per lo Stato di diritto, per una società giusta e libera, dove la dignità dei cittadini non sia solo rispettata ma tutelata perché l’errore è sempre possibile e che in caso di pena capitale si prenda di mira una persona innocente, la riparazione non è possibile. Il numero dei detenuti nel braccio della morte in Marocco è di 74, comprese due donne.

Il Marocco non ha ancora votato a favore della risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che chiede una moratoria sulla sospensione dell’esecuzione della pena di morte, in vista della sua abolizione, non ha aderito al Secondo protocollo opzionale al Patto internazionale sui Diritti civili e politici finalizzati all’abolizione della pena di morte. 

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