Libia, un nuovo sito aggiunto alla rete delle biosfere dell’Unesco

di Enrico Casale

ll programma Unesco per l’Uomo e la biosfera – Man and Biosphere (Mab) – ha aggiunto giovedì il sito libico di Ashaafean alla rete mondiale delle riserve della biosfera, come si legge sul sito dedicato.

Situata nella parte nord-orientale delle montagne Nafusa, Ashaafean è la prima riserva della biosfera in Libia. La sua regione montuosa mediterranea presenta un’ampia varietà di habitat tra cui foreste secche e praterie a nord e aree meridionali aride nel deserto del Sahara. Protetta da decreto governativo dal 1978, l’area centrale di 83.060 ettari della riserva della biosfera ospita una varietà di specie rare, tra cui piante medicinali e aromatiche, nonché specie di fauna in via di estinzione come la iena striata (Hyaena hyaena), la tartaruga terrestre (Testudo graeca) e l’otarda houbara (Chlamydotis undulata).

Quest’area costituisce una piattaforma di ricerca e formazione per studenti universitari che lavorano sulla conservazione della biodiversità e sullo sviluppo sostenibile. La maggior parte dei 65.000 abitanti di questa riserva della biosfera vive di agricoltura tradizionale e sostenibile, raccolta di legna e apicoltura. La regione è nota per la qualità delle sue olive e del suo olio.

Il programma dell’Unesco ha aggiunto giovedì alla Rete mondiale delle riserve della biosfera 20 nuovi siti, situati in 21 Paesi. La Rete ora comprende 727 riserve della biosfera, inclusi 22 siti transfrontalieri, in 131 Paesi diversi. L’altro sito di uno Stato africano aggiunto quest’anno è Matšeng, in Lesotho. Si tratta di un’area di 112.033 ettari particolarmente incontaminata negli altopiani del Lesotho settentrionale.

Le riserve della biosfera dell’Unesco, che combinano conservazione della biodiversità, educazione ambientale e ricerca e sviluppo sostenibili, coprono oggi più del 5% della superficie terrestre. Le nuove riserve della biosfera sono decise ogni anno dall’organo di governo del programma Mab, l’International Coordinating Council, che è composto da 34 Stati membri eletti a rotazione.

Creato dall’Unesco nel 1971 come programma scientifico intergovernativo, il programma Man and the biosphere ha aperto la strada a idee per la conservazione della biodiversità e lo sviluppo sostenibile da 50 anni.

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