L’ebola uccide anche chi ne guarisce

di Enrico Casale

L’ebola causa gravi problemi di salute collaterali anche in chi ne è guarito. Uno studio condotto su persone sopravvissute al virus in Guinea ha messo in evidenza come il loro tasso di mortalità è rimasto alto anche nell’anno successivo all’uscita dall’ospedale. Tra le conseguenze più importanti ci sono danni ai reni e all’apparato urinario.

I ricercatori, scrivendo sulla prestigiosa rivista medica The Lancet, hanno esaminato 1.100 sopravvissuti in Guinea. Cinquantanove sono morti entro un anno dall’uscita dalle unità di trattamento dell’ebola, con un rischio di mortalità cinque volte superiore a quello della popolazione generale guineana.

La causa della morte per il 62% è stata attribuita a insufficienza renale. Lo studio ha indicato che i tassi di mortalità sono più alti tra quelli che sono rimasti in ospedale più a lungo.

I ricercatori hanno affermato che i risultati mostrano la necessità urgente di ulteriori indagini sulle ragioni alla base dell’insufficienza renale nelle morti tardive.

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