Le compagnie militari russe spadroneggiano in Africa

di claudia
soldati russi

Secondo un rapporto pubblicato martedì scorso dal Servizio di ricerca del Parlamento europeo (Eprs), dal 2005 almeno sette compagnie militari private russe (Pmc) hanno effettuato un totale di 34 operazioni in sedici Paesi africani.

Intitolato “La Russia in Africa: un atlante”, il rapporto specifica che le più grandi operazioni di Pmc russe nel continente sono state effettuate dal gruppo Wagner e dalle sue filiali, tra cui la Sewa sewa security services. Queste operazioni comportano non solo una presenza militare attiva e duratura in diversi paesi del continente, ma anche campagne di influenza politica e manipolazione dell’informazione, oltre a importanti interessi economici opachi legati alle industrie estrattive.

Poco dopo l’incidente aereo che ha causato la morte del fondatore del gruppo Wagner, Evgenji Prigozhin, e di tutto lo stato maggiore della compagnia militare, il Cremlino ha gettato la maschera sui suoi legami con la compagnia ed ha inviato il vice ministro della Difesa Yunus-bek Yevkurov e il generale Andrei Averyanov dell’Agenzia russa di intelligence militare (Gru) per rassicurare i leader di diversi Paesi africani in cui Wagner opera, tra cui Burkina Faso, Repubblica Centrafricana, Libia, Mali e Niger, tutti rassicurati sulla continuazione delle operazioni effettuate dalle truppe mercenarie russe.

Mosca ha poi effettuato una vera e propria operazione di rebranding del Wagner, che ora si chiama Africa Corps. Il rapporto rivela inoltre che, dal 2015, la Russia ha firmato accordi di cooperazione militare con 43 Paesi africani: questi accordi comportano diversi livelli di impegno, che vanno da accordi generali e cerimoniali a una cooperazione militare più specifica e sostanziale in settori quali la formazione del personale militare, la fornitura di armi, sostegno alla lotta al terrorismo e accesso a porti e basi aeree militari o civili.

Grazie a questi accordi, la Russia ha oggi il 40% del mercato delle importazioni di armi in Africa: diversi fattori spiegano l’entusiasmo dei Paesi africani per le armi russe. Tra queste figurano il prezzo accessibile e l’assenza di condizioni legate a valori come il rispetto dei diritti umani. 

Condividi

Altre letture correlate: