La Cina arma la Nigeria con nuovi droni

di Enrico Casale
Drone Cina

L’aeronautica militare nigeriana (Naf) ha acquistato otto nuovi droni dalla Cina. Quattro saranno schierati a Gusau, due a Gombe e due presso il quartier generale dell’Operazione Lafiya Dole contro i terroristi islamici di Boko Haram, a Maiduguri.

La notizia, rilanciata in Italia dal sito Analisi Difesa, è stata data dal capo di stato maggiore dell’aeronautica, Sadique Abubakar, rivelando che si tratta di due Wing Loong II, quattro CH-4 e due CH-3A. L’aeronautica nigeriana gestisce già cinque aerei senza pilota CH-3A prodotti dalla China Aerospace Science and Technology Corporation. Abubakar ha affermato che i nuovi velivoli, come quelli vecchi, miglioreranno le capacità d’intelligence, sorveglianza e ricognizione e le capacità di attacco non solo nella lotta contro il banditismo armato nel Nord-Ovest e nel Centro-Nord, ma anche nelle operazioni di contro-insurrezione nel Nord-Est.

Il CH-3 ha un’apertura alare di 8 metri, una resistenza di 12 ore e un raggio d’azione di 180 km. Noto dal 2008, è stato esportato in Pakistan e forse in Myanmar. Il CH-4 è in servizio in Cina dal 2014 ed è stato venduto anche a Egitto, Iraq e Arabia Saudita. L’aereo ha un’apertura alare di 18 metri, offre una velocità massima di 235 km/h con una durata fino a 40 ore. Può trasportare bombe a grappolo, bombe guidate e missili.

Il Chengdu Wing Loong II è il più moderno tra i droni di nuova acquisizione. Ha volato per la prima volta nel febbraio 2017 ed è stato venduto anche agli Emirati Arabi Uniti che lo hanno impiegato in Libia. Il Wing Loong II ha una lunghezza di 11 metri, un’apertura alare di 20,5 metri e un’autonomia di 20 ore. Può essere armato con una varietà di armi tra cui bombe guidate, missili anti-nave e missili aria-superficie.

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