I sogni d’opera dei giovani sudafricani

di claudia

Ha preso il via a Capetown questa settimana l’Operalia, uno dei concorsi lirici più prestigiosi al mondo. Il concorso annuale durerà fino a domenica, ospitando 34 concorrenti. Seguendo le orme della soprano sudafricana Pretty Yende (foto di apertura), che quest’anno ha cantato all’incoronazione del re britannico Carlo III, cinque di loro provengono dal Sudafrica, Paese in cui si sta facendo largo tra i giovani una rinnovata passione per l’opera.

Il celebre concorso lirico Operalia è stato creato dal tenore spagnolo Placido Domingo 30 anni fa. Quest’anno fino a domenica verranno presentati 34 concorrenti selezionati da un gruppo iniziale di circa 800 cantanti. Cinque dei giovani che vi partecipano sono sudafricani. La loro storia ed emozione prima della competizione è stata raccolta dall’agenzia Afp, che è andata dietro le quinte di questo prestigioso concorso, scoprendo un mondo dove la musica lirica sta conquistando il suo spazio tra i giovani.

Uno di loro, Luvo Maranti, 29 anni, ha rinunciato a un lavoro nelle risorse umane per inseguire il suo sogno operistico. Ha fatto di tutto pur di ottenere borse di studio che finanziassero i suoi studi. Poter partecipare ad Operalia è un grande passo che ripaga di tutti i sacrifici. Tra i concorrenti c’è anche il baritono Sakhiwe Mkosana. Da piccolo il suo sogno era quello di diventare avvocato, ma poi i suoi piani sono decisamente cambiati. Un suo insegnate delle superiori ha notato il suo talento manifestatosi durante il coro e lo ha incoraggiato a incamminarsi verso lo studio della lirica. Non è stato facile. “Nelle comunità nere del Sudafrica ci si aspetta spesso che i giovani scelgano una professione ‘classica’, diventando medico o avvocato, ha detto ad Afp. Ma non era questo il suo sogno. Racconta infatti di trovarsi a suo agio sul palco e coinvolgere il pubblico nel racconto che traspare dal canto.

Operalia è un trampolino di lancio importante. “Canteremo davanti a manager, agenti e direttori del casting”, ha detto Mkosana. I giovani hanno la possibilità di essere notati nel continente senza dover volare in giro per il mondo.

Per questa “spinta” verso l’opera in Sudafrica ha giocato sicuramene un ruolo cruciale il soprano Pretty Yende, balzata agli onori della cronaca internazionale per aver cantato quest’anno all’incoronazione del re britannico Carlo III. La sua presenza è stata molto significativa perché ha segnato la prima volta che un cantante africano si esibisce da solo in occasione dell’incoronazione di un monarca britannico.

Pretty Yende, classe 1985 è nata a Piet Retief, Mpumalangasi, una piccola cittadina del Sudafrica orientale. Ha iniziato cantando brani tradizionali zulu mentre andava in chiesa e musica gospel assieme al coro. L’amore per la lirica è arrivato quando aveva circa sedici anni e da allora non l’ha più abbandonata. In particolare, è stato l’ascolto dell’opera lirica Flower Duet di Leo Delibes in una pubblicità della British Airways a cambiarle letteralmente la vita, riportano i quotidiani locali. Dopo anni di studi, è diventata una soprano di fama internazionale, arrivando ad esibirsi nei maggiori teatri del mondo, come la Royal Opera House, Covent Garden di Londra, Opéra di Parigi, Metropolitan Opera di New York, San Carlo di Napoli, Teatro alla Scala di Milano (alla cui Accademia si è diplomata), solo per citarne alcuni.

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