Genocidio in Ruanda, medico condannato a 24 anni in Francia

di claudia

Un tribunale di Parigi ha condannato mercoledì un medico ruandese a 24 anni di prigione per il suo ruolo nel genocidio del 1994 in Ruanda. Lo riferiscono i media francesi, precisando che dopo una delibera di quasi 15 ore, Sosthene Munyemana, 68 anni, è stato riconosciuto colpevole di genocidio, crimini contro l’umanità e partecipazione a una cospirazione per preparare tali crimini. L’uomo ha continuato a negare ogni accusa, e i suoi avvocati hanno dichiarato che impugneranno la decisione.

Il processo, della durata di sei settimane presso la Corte d’Assise di Parigi, è avvenuto quasi tre decenni dopo una denuncia presentata contro Munyemana nella città francese sud-occidentale di Bordeaux nel 1995.

Munyemana, impassibile mentre veniva pronunciata la sentenza, è stato immediatamente incarcerato. È il sesto imputato a essere processato in Francia per i massacri del 1994, durante i quali sono stati uccisi circa 800.000 Tutsi e Hutu moderati che cercavano di proteggerli, in un periodo di 100 giorni.

All’epoca, Munyemana era un ginecologo di 38 anni a Tumba, nel distretto universitario meridionale di Butare, in Ruanda. Gli è stato contestato di aver co-firmato nell’aprile 1994 “una mozione di sostegno” al governo provvisorio che supervisionava il genocidio e di aver partecipato a un comitato locale e a riunioni che organizzavano rastrellamenti di civili Tutsi.

Munyemana era all’epoca amico di Jean Kambanda, capo del governo provvisorio. Ha ammesso di partecipare a pattugliamenti notturni locali organizzati per rintracciare persone Tutsi, ma ha sostenuto di farlo per proteggere la popolazione locale. Testimoni lo hanno visto a posti di blocco in città dove supervisionava le operazioni, secondo quanto dichiarato dagli accusatori.

Munyemana è arrivato in Francia nel settembre 1994, dove ha vissuto e lavorato fino al suo recente pensionamento. Membri della comunità ruandese in Francia hanno presentato una denuncia contro di lui nel 1995.

Negli ultimi anni, con il miglioramento delle relazioni con il Ruanda, che ha a lungo accusato la Francia di “favorire” il genocidio, la Francia ha intensificato gli sforzi per arrestare i sospetti di genocidio e portarli a processo.

Condividi

Altre letture correlate: