Africom mette in guardia sull’influenza russa

di claudia

 Il capo dell’Africa Command degli Stati Uniti (Africom) Michael Langley, in un’audizione al Congresso a Washington, ha detto che la Russia sta lavorando “in modo molto aggressivo” per espandere la propria posizione e influenza tra i Paesi africani, con molti “sul punto critico” di cadere sotto la sua influenza.

Langley, parlando alla Commissione per le Forze armate del Senato, ha citato l’area mediterranea, “il fianco meridionale della Nato. Dobbiamo essere in grado di mantenere l’influenza in tutto il Maghreb, dal Marocco fino alla Libia”.

Secondo il capo di Africom, “negli ultimi anni la narrativa della Federazione Russa ha soffocato quella del governo degli Stati Uniti. Sono stati eccellenti. La Federazione Russa, non solo attraverso Wagner, ha alimentato gran parte dell’instabilità nel Sahel. Lo hanno fatto attraverso campagne di disinformazione”. Langley ha chiesto più risorse per combattere la narrativa russa, in particolare più risorse per le operazioni di informazione degli Stati Uniti.

“Penso che, a un ritmo accelerato, la Federazione Russa stia davvero cercando di conquistare l’Africa centrale e il Sahel”, ha detto il militare americano.

Secondo Africom, attualmente esistono partenariati della Guardia Nazionale con 18 paesi africani, tra cui Kenya, Niger, Liberia, Gibuti, Burkina Faso, Ruanda e Tunisia. Il problema, secondo Langley, è che gli Stati Uniti non offrono abbastanza posti ai partner militari nei propri programmi di formazione, cosa che invece la Russia farebbe invece in abbondanza.

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