Uganda, spari contro il convoglio di un candidato dell’opposizione

di Valentina Milani

Un poliziotto ha sparato ieri a un veicolo del convoglio del candidato alle presidenziali in Uganda, Patrick Amuriat Oboi, al sito di atterraggio di Mahyoro, nel distretto di Kitagwenda, nell’Ovest del paese, senza causare feriti. Secondo il capo della polizia locale, Rosette Sikahwa, l’agente coinvolto, identificato come Mucunguzi e attualmente detenuto alla stazione di polizia di Mahyoro, non faceva parte della squadra preposta alla sicurezza del convoglio di Amuriat, in visita nel distretto nell’ambito della campagna elettorale. 

Il coordinatore della campagna elettorale di Amuriat, Roland Mugume Kaginda, ha invece affermato ai giornalisti che Mucunguzi non è un agente ma un soldato vestito con l’uniforme della polizia. Finora nessuna fonte indipendente è in grado di confermare queste dichiarazioni. “Questo attacco stava prendendo di mira me e la mia squadra. Come può un agente di sicurezza sparare alla polizia incaricata di proteggere un candidato alle presidenziali? Voglio informare Museveni e la sua sicurezza che gli Ugandesi non permetteranno che ciò accada e che continueremo a combattere”, ha avvertito il candidato alle prossime presidenziali per conto del Forum for Democratic Change, principale partito dell’opposizione in Uganda.

Secondo fonti di stampa locali, anche se nessun incidente di rilievo è stato riferito, da quando Amuriat ha iniziato la sua campagna nel distretto di Kitagwenda, a più riprese i suoi spostamenti sono stati temporaneamente ostacolati dalle forze di sicurezza o dall’intervento di leader locali del National Resistance Movement, partito dell’attuale capo di Stato, Yoweri Museveni. Il mese scorso, la guardia del corpo di un altro candidato dell’opposizione alle presidenziali, Bobi Wine, è deceduta dopo essere stata investita da un veicolo della polizia militare durante scontri tra gli agenti e manifestanti. Molte sono le organizzazioni per i diritti umani che hanno accusato nei mesi scorsi le forze di sicurezza di ricorrere a una forza eccessiva durante le proteste e le manifestazioni politiche. 

Il prossimo 14 gennaio, gli ugandesi si recheranno alle urne per eleggere un nuovo parlamento e un nuovo presidente. Museveni cercherà di conquistare un sesto mandato consecutivo.

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