Tunisia | In quarantena a fabbricare mascherine

di Pier Maria Mazzola

Alla ConsoMed di Kairouan, in Tunisia, gli operai in quarantena – quasi tutti donne – producono ogni giorno 50.000 mascherine, a certficazione CE, e altri dispositivi sanitari di protezione. Le riprese mostrano alcuni dei dipendenti che hanno deciso di isolarsi in fabbrica dedicandosi alla realizzazione di mascherine chirurgiche, nel tentativo di prevenire la diffusione del coronavirus. «Siamo gli unici a produrre per gli ospedali tunisini: non possiamo correre il rischio di contaminare la fabbrica», ha spiegato all’Afp il direttore Hamza Alouini.

110 lavoratori e 40 lavoratori, direttore e un medico compresi, su un totale di 240 dipendenti, hanno scelto di restare in isolamento per un mese nella fabbrica, azienda leader regionale e una delle più importanti nel suo genere in Africa. L’azienda ha procurato cibo sufficiente perché tutti possano superare il mese e messo a disposizione tutti i posti letto necessari. Per i 150 volontari vengono organizzate attività extralavorative; l’area offre anche campi da calcio e da basket.

ConsoMed ha inoltre deciso, data l’epidemia, di fornire questo mese di lavoro al Paese gratuitamente, come riferito dall’Ansa. «Non possiamo fare di più», ammette Alouini. Al termine dell’operazione non ci sarà più denaro per proseguire l’esperienza. Nella fabbrica intanto si sta lavorando a ritmi intensi ogni giorno dalle 6.30 alle 22.30.

In Tunisia si registrano finora 569 casi confermati di Covid-19, per un totale di 22 decessi; 5 le persone guarite.

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