Tanzania, safari e spiagge da sogno

di claudia
tanzania

In Tanzania lo spettacolo della natura non è un documentario televisivo, ma l’emozione indelebile di un incontro ravvicinato con la fauna selvatica, da vivere trattenendo il fiato. E questo è il momento giusto per pianificare un viaggio per la prossima estate, approfittando della speciale promozione del tour operator African Explorer riservata ai nostri lettori.

Nuvole bianche come batuffoli di cotone corrono sopra immense praterie che pullulano di vita. Mandrie di gnu e zebre brucano la savana, elefanti e ippopotami sguazzano nelle pozze, giraffe dal lungo collo troneggiano sulle acacie ad ombrello, mentre leoni e leopardi attendono acquattati nell’erba il momento propizio per lanciarsi sulle prede.

In Tanzania lo spettacolo della natura non è un documentario televisivo, ma l’emozione indelebile di un incontro ravvicinato con la fauna selvatica, da vivere trattenendo il fiato.

La stagione dei safari è alle porte. I turisti stanno tornado in gran numero, dopo il terribile incubo della pandemia, gli eco-lodge ricevono prenotazioni record. Non c’è tempo per indugiare.

Leoni a Serengeti, Tanzania

Qui, nel cuore della Great Rift Valley, culla primigenia dell’umanità, ci sono paesaggi unici al mondo che non a caso trasudano una bellezza primordiale. A cominciare dal Serengeti (in lingua masai significa “pianura sconfinata”), tra le principali riserve naturali dell’intera Africa, luogo d’osservazione privilegiato per ammirare i cosiddetti big five (elefante, leone, leopardo, rinoceronte e bufalo). Irrinunciabile la visita al cratere di Ngorongoro, autentico santuario della natura, considerato un vero e proprio paradiso terrestre, che ospita al suo interno oltre venticinquemila animali selvatici. Il cono innevato del Kilimanjaro, la montagna più alta d’Africa (5895 metri), attende gli amanti dell’arrampicata e dell’escursionismo d’alta quota.

Attorno al Lago Manyara sonnecchiano i leoni arboricoli, che per sfuggire alle mosche e all’umidità del terreno si arrampicano sugli alberi. Non lontano scorre il seducente fiume Tarangire attorniato da paludi e boschi di baobab, mentre il Lago Natron, all’estremo nord, ospita tra luglio e agosto 2,5 milioni di fenicotteri rosa. Nel sud del Paese c’è il Selous, straordinario territorio protetto che ospita animali della savana e un’incredibile varietà di uccelli che qui possono essere ammirati in totale tranquillità.

Ci sono, poi, gemme segrete, capaci di farci sentire ancora esploratori: il Parco Nazionale dei Monti Mahale, le cui foreste si specchiano nelle acque profonde del Lago Tanganica; il Gombe Stream, regno incontrastato di scimpanzé e babbuini e colobi; la foresta di Amani, coi suoi alberi millenari, sorta di dinosauri vegetali, che ospitano centinaia di specie animali tra cui rarissimi camaleonti; o l’isola di Rubondo Island, sorta di Arca di Noè sospesa nel Lago Vittoria (il più grande dell’Africa).

E dopo avere fatto il pieno di emozioni coi safari non ce niente di meglio che rilassarsi su spiagge color borotalco dell’oceano Indiano. L’isola di Zanzibar, con le sue palme da cartolina, è ricca di storia e cultura, come testimonia la città di Stone Town, vera trappola del tempo, protetta da fortezze costruite dai sultani omaniti. In alternativa ci sono le incantevoli isole di Pemba e Mafia, spicchi di soffice sabbia circondate bagnate da acque turchesi solcate dai dhow (le barche a vela tradizionali), ideali per chi ama lo snorkeling. Piccoli consigli: iniziate la giornata con una tazza di chai, latte aromatizzato da foglie essiccate di tè. Provate il cibo di strada: spiedini di gamberi, tonno e aragosta cotti su improvvisati barbecue. Abbuffatevi di sambusa, triangoli di pasta fritta imbottiti di carne tritata e aromatizzata. Alla sera cercate di assistere ad un concerto taarab, musica tipica che nasconde versi osceni in languide armonie.

E perdetevi nei mercati locali, tra aromi di cannella e chiodi garofano. Nelle bancarelle troverete variopinti parei di cotone con stampati proverbi swahili. “Haraka haraka haina baraka”, “la fretta non è benedetta”, dice un vecchio adagio. Saggezza popolare da raccogliere e fare propria per organizzare al meglio il proprio viaggio: la Tanzania è vastissima – tre volte l’Italia – impossibile vedere tutto in un solo viaggio, irragionevole correre come trottole da una parte all’altra del Paese.

Meglio concentrarsi su ciò che più interessa e prendersi il tempo necessario per goderselo. Viaggiate pole pole. Senza fretta. Affidandovi al tour operator African Explorer, leader per i safari in Tanzania, con quarant’anni di esperienza nel Paese, che ha riservato ai nostri lettori uno sconto speciale (150 euro a persona –  in fase di preventivo comunicate il codice “Africa Rivista”) per chi prenota un viaggio tra i tanti tour dedicati alla Tanzania.

Condividi

Altre letture correlate: