Sudafrica, il “segreto” dietro a un vino di successo

di claudia

La storia (e l’eccellenza) del vino sudafricano dura ormai da trecento anni, unico prodotto vinicolo del continente. Un cammino in evoluzione di cui si è fatto pioniere il fondatore di Città del Capo, il chirurgo Jan van Riebeeck, che lo produsse nel lontano 2 febbraio 1659. Ma il vero boom si è concentrato in particolare negli ultimi trent’anni, quando è iniziata l’esportazione mondiale. Dietro ogni successo c’è sempre un segreto e uno di quelli che si celano dietro al vino sudafricano riguarderebbe, inaspettatamente, degli animali ben lontani nel nostro immaginario al mondo vinicolo: le cosiddette anatre “soldato”.

Il settore vinicolo offre lavoro in Sudafrica a ben 270.000 persone, ma il merito di questo successo avrebbe a che fare inaspettatamente, secondo una pratica antica, con una specie animale ben precisa: quella delle anatre, in particolare le cosiddette “anatre soldato” capaci di tenere lontani dai vigneti i parassiti, presenti e attive in uno dei vigneti più celebri e di successo nel settore, è quello di Vergenoegd Löw The Wine Estate, situato appena fuori Città del Capo. Lo riporta la CNN.

L’azienda ripropone con meticolosità questa pratica storica e antica che prevede di “schierare” un battaglione di anatre per mantenere il vigneto libero dai parassiti che danneggerebbero in maniera irreparabile il vigneto, influendo di conseguenza sulla produzione di vino.

L’anatra corridore indiana, questo il nome della specie, non è capace di volare, ma il suo compito è molto più importante. Grazie al senso dell’olfatto molto sviluppato si muove nel vigneto e lo protegge mangiando e concimando il terreno. Il tutto avviene ben lontano dalla vendemmia, per evitare che le anatre ci cibino dell’uva.

Visser, viticoltore del Vergenoegd Löw, intervistato dall CNN, riferisce che la sua speranza più grande è che sempre più imprenditori vinicoli della zona mettano in atto questa pratica secolare. Visser sarebbe in grado di vendere 750 anatre ad altri vigneti. “Possiamo possiamo dire di avere le migliori anatre corridori non solo del Sudafrica, ma anche del mondo”.

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