Spiccano 33 nazioni africane nell’elenco dei Paesi meno sviluppati al mondo

di claudia
povertà in nigeria

di Valentina Giulia Milani

L’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) ha inserito ben 33 delle 54 nazioni africane tra i Paesi meno sviluppati (Ldc) del mondo nel 2023. Secondo il “Rapporto sui Paesi meno sviluppati 2023” appena pubblicato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (Unctad), Angola, Repubblica del Benin, Burkina Faso, Burundi, Repubblica Centrafricana, Ciad, Comore, Repubblica Democratica del Congo, Gibuti, Eritrea, Etiopia, Gambia, Guinea e Guinea-Bissau sono i Paesi meno sviluppati del continente africano.

Altri sono Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Mozambico, Niger, Ruanda, São Tomé e Principe, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sudan del Sud, Sudan, Togo, Uganda, Tanzania e Zambia. I nove Paesi meno sviluppati del continente asiatico sono Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Repubblica Democratica Popolare del Laos, Myanmar, Nepal, Timor Est e Yemen. Haiti è l’unico Lcd dei Caraibi, mentre Kiribati, le Isole Salomone e Tuvalu sono stati inseriti nell’elenco dei Paesi del Pacifico.

L’elenco dei Paesi meno sviluppati viene rivisto ogni tre anni dal Comitato per la politica di sviluppo (Cdp), un gruppo di esperti indipendenti che riferisce al Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (Ecosoc). A seguito di una revisione triennale dell’elenco, il Cdp può raccomandare, nel suo rapporto all’Ecosoc, l’aggiunta di Paesi all’elenco o l’uscita dallo status di Lcd. La prossima revisione triennale è prevista per marzo 2024.

Il Cdp è tenuto ad applicare i criteri e le soglie per l’inclusione nella categoria dei Paesi meno sviluppati e per l’uscita dalla categoria come: “Un criterio di reddito, basato su una stima media triennale del reddito nazionale lordo (Rnl) pro capite in dollari statunitensi”. La soglia per l’inclusione è pari o inferiore a 1.088 dollari; la soglia per il passaggio alla categoria è pari o superiore a 1.306 dollari.

L’Unctad, che conta 195 membri, è la principale istituzione delle Nazioni Unite che si occupa di commercio e sviluppo. È un organismo intergovernativo permanente istituito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1964. 

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