Somalia, un’orchestra “televisiva” per salvare la musica del Paese

di claudia

Dallo scoppio della guerra civile nel 1991, la Somalia ha dovuto far fronte a instabilità politica e conflitti. In questo contesto tutto ciò che aveva a che fare con la cultura subì delle gravi ripercussioni. La musica somala da anni non ha più una sua orchestra nazionale. Ma i giovani musicisti di oggi non si arrendono: portano per la prima volta la tradizione musicale somala nelle trasmissioni televisive e online. Un atto di resistenza culturale per tramandare le proprie radici alle prossime generazioni e salvare un’arte ancora viva e pronta a rifiorire.

La Somalia, dopo anni di instabilità, non ha ancora oggi un’orchestra nazionale ufficiale. Questo per molti giovani appassionati non ha significato la fine delle musica somala. Per fronteggiarne l’oblio alcuni giovani si sono riuniti per la prima volta un ensemble di musicisti pronti ad esibirsi per una serie di spettacoli televisivi.

La loro coraggiosa storia è stata divulgata in questi giorni dalla Bbc. I musicisti che compongono questa nuova orchestra sono stati selezionati da tutto il Paese e sono stati accolti sia professionisti che talenti emergenti. Durante le trasmissioni suonano trombe, tamburi e l’oud, uno strumento a corda tradizionale. (foto di apertura). Per anni una cosa del genere era impensabile e chi voleva suonare su un palco o in un’orchestra poteva solo sognarlo. Durante la guerra civile il Teatro nazionale di Mogadiscio, celebre istituzione culturale aperta nel 1967, fu oggetto di contesa dalle milizie rivali e il suo tetto crollò per il colpo dei mortai.

Gli spettacoli televisivi dove si esibiscono oggi i giovani talenti sono un inno alla musica somala, che così riesce a rivivere e ad essere ricordata. Organizzati dalla società di produzione Astaan ​​TV, con sede a Mogadiscio, i concerti vengono poi trasmessi sulla TV locale e online. “Le generazioni più giovani devono iniziare ad ascoltare la nostra storia”, ha spiegato alla Bbc Mohamed Abdiwali, uno degli organizzatori.

La televisione cerca in qualche modo di sopperire a delle mancanze istituzionali, creando un’archivio digitale che poi rimane in rete, testimonianza per le nuove generazioni del patrimonio musicale della Somalia.

Un vento di novità sta attraversando l’orizzonte culturale somalo negli ultimi anni: le istituzioni stanno piano piano tornando a proporre cinema, mostre e, appunto, innovativi programmi culturali. Già nel 2020, riporta la Bbc, il Teatro Nazionale ha riaperto i battenti e ha cominciato ad ospitare una serie di eventi, tra cui la Fiera del Libro di Mogadiscio.

Condividi

Altre letture correlate: