Renamo: «Elezioni mozambicane irregolari»

di Enrico Casale
elezioni in mozambico

La Renamo, il principale partito di opposizione, ha chiesto la cancellazione delle elezioni che si sono tenute martedì in Mozambico, citando violenze e frodi. La formazione politica ha accusato il partito al potere, Frelimo, di violare l’accordo di pace di agosto siglato dalle due parti.

Una missione di osservatori dell’Unione europea ha affermato che le elezioni sono state caratterizzate da irregolarità, violenza e da clima di paura e intimidazione. Un portavoce di Frelimo ha respinto la dichiarazione dell’Ue come «infondata», affermando che le elezioni si sono svolte senza intoppi. Le elezioni sono viste come una prova della tenuta dell’accordo di pace tra i due partiti, che hanno combattuto un’aspra guerra civile tra il 1975 e il 1991, con nuove ostilità dal 2013 al 2016.

Secondo i risultati preliminari (che si basano sulo spoglio di circa un terzo dei seggi elettorali), il presidente Filipe Nyusi è in testa alla corsa presidenziale, con circa il 70% dei voti. Segue Ossufo Momade della Renamo con circa il 25%.

Sabato, il segretario generale di Renamo, André Magibiri, ha respinto i risultati, dicendo che non corrispondono alla volontà dell’elettorato. Ha detto che il processo elettorale è stato «brutale e barbaro, con violenza totale, arresti arbitrari, ripieno di urne e altre irregolarità».

Una decina di persone sono state uccise in violenze elettorali, secondo una missione di osservatori locali.
Le ultime morti sono state una funzionaria della Renamo, il cui corpo è stato trovato con i segni di più colpi di arma da fuoco, insieme a quello di suo marito dopo la loro scomparsa il giorno delle elezioni. Cinque giorni prima delle elezioni, un osservatore elettorale è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da un gruppo di agenti di polizia.

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