Rd Congo: crisi Est, “più sforzi per proteggere i civili”

di claudia

 In seguito a nuove ondate di attacchi mortali contro i civili da parte di attori armati e ai crescenti timori di un aggravamento della crisi umanitaria nell’est della Repubblica democratica del Congo (Rdc), il Centro per civili in conflitto (Center for civilians in conflict, Civic) ha chiesto sforzi internazionali e nazionali immediati e concertati per rafforzare la protezione dei civili nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo.

“Gli attacchi contro i civili, soprattutto sfollati in siti temporanei, si sono intensificati negli ultimi mesi e hanno causato perdite di vite umane, sfollamenti ripetuti e un aggravamento della crisi umanitaria”, ha dichiarato in una nota Wendy MacClinchy, direttore senior ad interim di Advocacy presso il Civic. “Chiediamo una risposta forte e azioni preventive da parte delle forze di pace, tra cui il potenziamento dei meccanismi di allerta precoce intorno ai siti di sfollamento per consentire ai civili di cercare rifugio in caso di attacco imminente. Chiediamo inoltre al governo congolese di rafforzare la sua determinazione nella sua responsabilità primaria di proteggere questi civili vulnerabili”, ha aggiunto.

Secondo le Nazioni Unite, i livelli di brutalità e di bisogno umanitario sono “senza precedenti”. Nel più recente incidente dell’11 giugno, più di 45 persone sono state uccise in un attacco a un sito di sfollamento nell’Ituri. Metà delle vittime erano bambini. Con il moltiplicarsi degli attacchi armati contro i civili, quasi 1 milione di persone sono state costrette a fuggire dall’inizio del 2023, molte delle quali individui e famiglie sfollati più volte.

“Poiché il Paese si trova a un bivio con l’imminente transizione e il ritiro della Missione delle Nazioni Unite Monusco, la risposta umanitaria internazionale deve essere proporzionata all’orrore subito dai civili”, ha sottolienato MacClinchy. “La protezione dei civili deve essere posta al centro di tutti gli sforzi – nazionali, regionali e internazionali – che vengono dispiegati nella Rdc orientale”.

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