Presidente iraniano Raisi a Nairobi, “verso l’Africa approccio non coloniale”

di claudia

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi, a capo di una delegazione di alto livello, è arrivato oggi a Nairobi per la prima tappa del suo viaggio in Africa. Il capo dello Stato sarebbe dovuto arrivare ieri, ma il volo è stato rimandato. Questa mattina, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Irna, è arrivato a Nairobi ed è stato ufficialmente accolto dal suo omologo keniano William Samoei Ruto nel palazzo presidenziale dove hanno tenuto i loro colloqui privati.

Il suo tour africano porterà Raisi anche in Uganda e Zimbabwe. In tutte e tre le nazioni, Raisi terrà incontri bilaterali, parteciperà a comitati intergovernativi, a briefing congiunti con la stampa e a incontri con operatori economici e funzionari economici.

È la prima volta da undici anni a questa parte che un presidente iraniano compie un viaggio in Africa. La visita del presidente Raisi ha lo scopo di aumentare la presenza dell’Iran nell’economia dell’Africa. 

 Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha dichiarato che, a differenza delle potenze coloniali, l’Iran desidera lavorare “in sinergia con i Paesi africani”. “Alcuni Paesi hanno una visione colonialista dell’Africa, ma la nostra visione verso questo continente si basa sulla dignità umana e sulla sinergia”, ha detto Raisi questa mattina all’aeroporto di Mehrabad prima di lasciare Teheran.

Allo stesso tempo, si è lamentato del fatto che le relazioni commerciali dell’Iran con l’Africa sono molto limitate. Ha salutato le buone relazioni sviluppate tra l’Iran e le nazioni africane dopo la rivoluzione islamica del 1979, affermando che la sua visita avviene su invito ufficiale dei presidenti dei tre Paesi africani. “Oggi, la comunicazione con i Paesi africani è una delle priorità della nostra politica estera”, ha affermato il presidente. Ha aggiunto che la sua amministrazione si concentra sulla sua politica di vicinato e sullo sviluppo delle relazioni non solo con i Paesi musulmani .

Raisi ha anche espresso la speranza che durante il suo tour africano si possano compiere buoni passi in vari campi politici, economici, commerciali, scientifici, tecnologici e culturali.

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