Meno grano dall’Ucraina, duro colpo per i Paesi africani

di Enrico Casale
grano cereali

I Paesi africani potrebbero essere colpiti duramente da qualsiasi arresto delle esportazioni di grano dell’Ucraina causato dalla guerra. A lanciare il monito è l’Istituto tedesco di Kiel per l’economia mondiale (Ifw) attraverso un rapporto appena pubblicato.

“La guerra in Ucraina potrebbe danneggiare significativamente la fornitura di cereali usati nella produzione di cibo nei Paesi africani, rendendo il cibo più costoso”, ha detto l’istituto ricordando che “il Paese fornisce grandi quantità di grano, soprattutto agli Stati del Nord Africa, che altre fonti di approvvigionamento non potrebbero sostituire nemmeno nel lungo periodo”.

Reuters ricorda che la Russia e l’Ucraina contribuiscono a quasi il 30 per cento delle esportazioni globali di grano insieme a grandi volumi di cereali per l’alimentazione animale e oli commestibili. Le spedizioni sono però state massicciamente ridotte dai combattimenti.

Secondo l’Ifw, tra i Paesi più colpiti potrebbe esserci la Tunisia, dove le importazioni totali di grano del Paese potrebbero diminuire di oltre il 15 per cento. L’Egitto potrebbe importare oltre il 17 per cento in meno, mentre il Sudafrica il 7 per cento in meno.

Le importazioni di grano sarebbero notevolmente interrotte anche in Paesi come Camerun, Algeria, Libia, Etiopia, Kenya, Uganda, Marocco e Mozambico secondo lo scenario tratteggiato dall’istituto di ricerca.

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