La lotta ghanese all’estrazione mineraria illegale

di Valentina Milani

“Per favore, uniamoci e aiutiamoci a sbarazzarci della galamsey”: questo l’appello per porre finire all’estrazione mineraria illegale in Ghana lanciato dall’attore ghanese e conduttore di Real News su Utv Akwasi Boadi, popolarmente noto come Akrobeto. La personalità ha quindi esortato il governo ad aumentare il numero di soldati inviati per fermare l’estrazione illegale di minerali, ritendendo che i 200 soldati dispiegati dal presidente Nana Addo Dankwa Akufo-Addo non siano stati sufficienti per fermare la minaccia. 

L’estrazione mineraria illegale in Ghana è appunto popolarmente chiamata galamsey e sta distruggendo, tra le altre cose, alcuni bacini idrici del Paese. Proprio per questo il presidente ha anche contrassegnato le zone fluviali e le riserve forestali come “no go areas” per l’estrazione, oltre ad annunciare lunedì che l’esercito è pronto a intervenire e che le forze armate del Ghana porteranno la loro lotta contro le galamsey a un livello superiore con alcune operazioni importanti. “Siamo determinati a farcela. Infatti questa settimana vengono autorizzate da me, importanti operazioni  delle Forze Armate per ripulire i nostri fiumi da tutte le attrezzature, i macchinari che stanno devastando e inquinando il nostro ambiente e le nostre acque”, ha dichiarato il presidente.

L’attività estrattiva nelle galamsey ha portato all’inquinamento di diversi corpi fluviali contribuendo fortemente alla deforestazione nel Paese. In Ghana il numero dei galamseyer, ossia delle persone impegnate in questa attività estrattiva, è sconosciuto, ma si ritiene che sia compreso tra 20.000 e 50.000. Il ministro dell’Informazione aveva recentemente parlato di 200.000 persone impegnate in galamsey. Se si considerano i cercatori occasionali i numeri si alzano ancora.

I galamseyer operano principalmente nella parte meridionale del Ghana dove ci sono notevoli riserve di giacimenti d’oro, di solito nelle vicinanze delle più grandi compagnie minerarie, e rappresentano un gruppo socialmente svantaggiato, anche per ragioni di salute. L’attività estrattiva richiede il maneggio di sostanze chimiche inquinanti che, oltre a danneggiare l’ambiente, colpiscono in primo luogo le persone che le utilizzano. Nei Paesi francofoni che circondano il Ghana i galamseyer sono chiamati orpailleurs.

Il governo nella sua rinnovata guerra contro le galamsey ha anche ordinato di cessare tutte le attività di prospezione nel Paese e di interrompere il rilascio di licenze a persone o società. Il ministero del territorio e delle risorse naturali ha da parte sua istituito un gruppo di monitoraggio e valutazione per valutare i progressi nella lotta contro l’estrazione illegale.

Appoggio alla linea governativa è stato dato dal Consiglio di Stato che si è confrontato lunedì con il ministro del Territorio e delle risorse naturali, Samuel Abu Jinapor. L’incontro, che si è svolto nell’ambito della quarta sessione del Consiglio di Stato, si è concentrato sulle strategie più efficaci per contrastare il fenomeno delle galamsey.

(Stefania Ragusa)


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