Ghana, la biblioteca fatta di bottiglie riciclate apre agli studenti

di claudia

Nei giorni scorsi è stata inaugurata ad Accra, capitale del Ghana, un’innovativa biblioteca costruita in gran parte con bottiglie di plastica riciclate. L’opera si trova a Kokrobite, una comunità di pescatori alla periferia della capitale, destinata agli studenti che hanno avuto un difficile accesso all’istruzione e che ora avranno la possibilità di accedere a risorse didattiche innovative in un luogo che fa bene all’ambiente. La notizia è stata divulgata dall’agenzia Xinhua.

Il nuovo polo multimediale è una risorsa che cambierà la vita della comunità di Kokrobite, soprattutto i giovani scolari provenienti da famiglie povere, che ora avranno accesso a una serie di risorse didattiche prima inimmaginabili. La nuova costruzione ha un impatto positivo per l’ambiente, frutto della sperimentazione di un architetto locale, Martial Bruce Zohoungbogbo che l’ha voluta progettare e realizzare in gran parte con bottiglie di plastica.

L’edificio di nuova costruzione, che si distingue dalle numerose strutture modeste che lo circondano, è stato realizzato utilizzando 45.000 bottiglie di plastica riciclate. All’interno, la biblioteca è ben fornita di libri che trattano argomenti vari, dall’archeologia alla zoologia e ogni studente ha accesso a un numero di dispositivi, come tablet e laptop completamente connessi a Internet.

La “casa di bottiglia” come è stata soprannominata, è il risultato di un sogno che l’architetto aveva e su cui ci ha investito personalmente con la moglie, per realizzare un luogo di apprendimento unico in un luogo dove la maggioranza delle famiglie vive di pesca e fatica a garantire un’istruzione ai figli. La scelta ecologiche delle bottiglie come mezzo di costruzione è un’idea che Martial ha avuto studiando un architetto tedesco che era solito utilizzarle. Da quando è stata aperta, circa una settimana fa, la biblioteca ha ospitato una cinquantina di bambini la settimana, e quasi un centinaio nei weekend, riporta l’agenzia.

Le motivazioni ecologiche si reggono su un materiale che ha delle grosse potenzialità: l’edificio è stato realizzato con due formati di bottiglie di plastica. Le bottiglie più grandi, riempite di terra e legate con corde, vengono usate come “mattoni” per le pareti, mentre le bottiglie più piccole sono state stratificate per formare colonne. Il risultato è una struttura “impermeabile, resistente al fuoco, a prova di proiettile e antisismica”, sottolinea l’architetto.

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