L’oro insanguinato che arricchisce Wagner e il Cremlino

di claudia

Un nuovo rapporto presentato ieri da gruppo di ricerca guidato dall’esperta di relazioni afro-europee Jessica Berlin, accusa la Russia di aver riciclato circa 2,5 miliardi di dollari in quello che definisce il sistema dell’“Oro insanguinato africano”. Il rapporto, intitolato Blood Gold, accusa i mercenari del gruppo Wagner di generare più di 100 milioni di dollari al mese di entrate attraverso il commercio illegale di oro in Repubblica centrafricana (Rca), Sudan e Mali.

La giunta militare del Mali, che fa affidamento sulle compagnie minerarie per la maggior parte delle sue entrate, pagherebbe i mercenari Wagner in contanti.

Nella Repubblica centrafricana e in Sudan, il gruppo Wagner fa affidamento su complesse rotte di contrabbando per estrarre grandi quantità di oro dall’Africa e per esportarlo in Russia tramite gli Emirati Arabi Uniti, dove può essere mescolato con oro di provenienza lecita e poi convertito in contanti.

Secondo il report il gruppo Wagner è il primo beneficiario di questi traffici ma oggi, con l’operazione di riassetto ed assorbimento della compagnia mercenaria da parte del ministero della Difesa russo, questi generano importanti flussi finanziari utili alla Russia per incamerare valuta estera e resistere alle sanzioni. 

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