Egitto – Nilo, Il Cairo e Addis Abeba si parlano

di Enrico Casale
Grande Diga del Rinascimento in Etiopia

Domenica 18 novembre, il governo egiziano ha annunciato che sta organizzando colloqui con il governo etiope. Al centro degli incontri ci sarà la questione della diga idroelettrica del Grande Rinascimento Etiope e sui flussi delle acque del Nilo. L’enorme sbarramento, del costo di 4 miliardi di dollari, è stato sempre avversato dal Cairo perché limiterebbe la portata del Nilo e quindi ridurrebbe la disponibilità di acqua per l’Egitto.

Da parte sua, l’Etiopia, che mira a diventare il più grande esportatore di energia dell’Africa proprio facendo leva sui bacini idroelettrici, afferma che la grande diga non avrà alcun impatto sul corso del fiume.

Il primo ministro egiziano, Mostafa Madbouly, ha affermato che lui e il suo omologo etiopico, Abiy Ahmed hanno concordato «di avviare discussioni bilaterali nelle prossime due settimane per dirimere i punti controversi». Abiy ha affermato che intende preservare i diritti dell’Egitto sul fiume Nilo. La diga avrebbe dovuto essere completata entro il 2020, ma i lavori vanno a rilento e l’inaugurazione è stata rimandata di diversi anni.

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