Con Wole Soyinka, verso Mandelaland

di Stefania Ragusa

Il lungo cammino verso Mandelaland è il percorso, di un popolo o di un singolo, che prova ad affrancarsi da una condizione di minorità e soggezione per reimmaginare il  proprio futuro.  E’ una possibilità e un dovere che investe gli esseri umani tutti, in virtù della loro essenza. Il lungo cammino verso Mandelaland è un espressione che nasce dal genio creativo di  Wole Soyinka che, dopo lunghi giri di pensiero, l’ha scelta per titolare il suo ultimo libro. Questa raccolta di saggi, pubblicata in Italia da Jaca Book, sarà il punto di partenza per una memorabile conversazione pubblica, prevista in chiusura di BookCity.

Domenica 17 novembre, alle ore 18, sul palco del Salone d’Onore della Triennale, il premio Nobel e padre nobile della letteratura africana si confronterà infatti con l’antropologo e scrittore Marco Aime e con Luca Iozzelli, presidente di CRPT, la Fondazione che sostiene il festival  pistoiese Dialoghi sull’Uomo. Titolo dell’incontro: Una, dieci, cento Afriche. Dialogo sul potere e sulla libertà. Un tema su cui Soyinka, perseguitato proprio per le sue critiche al potere e condannato a morte dal dittatore nigeriano Sani Abacha e quindi  costretto a un lungo esilio americano, ha comprensibilmente molto da dire. Un tema sempre attuale. Lo scrittore nigeriano parla infatti di un’agenda della dominazione, continuamente in fieri, che deve essere contrastata, in Africa e altrove. Domenica, con lui e Aime, potremo provare a capire un po’ meglio come e dove comincia il cammino verso Mandelaland.

(Stefania Ragusa)

 

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